02/20/2023
 7 minuti

Collezionare orologi di lusso: il prossimo modello deve sempre costare più dell’ultimo?

di Chrono24
Rolex-Datejust-and-Daytona-2-1

Carriera, auto costose o vacanze di lusso: alcuni di noi hanno la tendenza a puntare sempre più in alto. La filosofia è quella del “più grande, più veloce e più costoso che mai” nella convinzione che le proprie risorse economiche continueranno a crescere. Puntare al prossimo gradino sulla scala del successo è una tendenza che si ritrova anche negli hobby e nelle passioni.

Se state leggendo questo articolo, è probabile che abbiate un interesse particolare per gli orologi di lusso. Forse ne possedete almeno uno, o diversi, e magari siete fervidi collezionisti di segnatempo raffinati. Alla luce delle statistiche di Chrono24 constatiamo che il 95% degli acquirenti più attivi sulla piattaforma sono uomini con un’età media di 42 anni.

Vi identificate con il profilo appena descritto e per il prossimo acquisto di un orologio puntate a un modello più sofisticato e/o più costoso? I nostri due autori Sebastian Swart e Pascal Gehrlein si confrontano sull’argomento con opinioni divergenti. Voi da che parte state?

Sebastian Swart
Sebastian Swart.

Sebastian: “ciò che conta è divertirsi”

Quando trent’anni fa ho iniziato a interessarmi seriamente agli orologi da polso ero un assoluto profano. Per diversi anni ho preferito i cronografi al quarzo con design accattivante, specie quelli di Junghans. Il prezzo di poche centinaia di marchi tedeschi li rendeva accessibili e il loro aspetto elegante era accompagnato da una lavorazione di buona qualità.

A un certo punto è arrivata la passione per gli orologi meccanici, che mi ha aperto un universo completamente nuovo. Il mio primo orologio con movimento automatico è stato un Vostok Amphibia di produzione russa, che ho trovato a un mercatino delle pulci a un prezzo di 35 marchi. A fronte di un costo così basso la qualità della lavorazione era buona, ma l’orologio era estremamente impreciso. Il prossimo orologio meccanico sarebbe dovuto essere di qualità migliore e sicuramente anche più costoso.

Negli anni o meglio decenni successivi ho intrapreso un viaggio alla scoperta di tutte le marche di orologi possibili, più o meno affidabili. Tra queste anche microbrand svizzeri che vendevano orologi dal design subacqueo stracopiato. Se si trova la manifattura giusta si può acquistare un orologio di ottima lavorazione a poche centinaia di euro, addirittura con dicitura Swiss Made. Il massimo, no? Dipende.

Dopo marche svizzere meno note come Epos o Titoni, che offrono orologi davvero ottimi, mi sono confrontato con maison conosciute da tutti come TAG Heuer, Longines e Tudor. Si tratta di marche che assicurano una qualità eccellente a prezzi non ancora stellari. In termini di qualità della lavorazione, però, il gap tra queste e quelle della fascia di prezzo precedente cominciava a ridursi. Anzi, a occhio nudo le differenze erano quasi impercettibili. All’epoca, tutte le marche menzionate proponevano i loro modelli con calibri ETA ovvero, in senso stretto, prodotti di serie.

A questo punto ho iniziato ad apprezzare la qualità in-house. Il prossimo passaggio di livello è stato l’Omega Speedmaster Broad Arrow con calibro 1861 a carica manuale, il mio orologio più costoso di allora che mi avrebbe accompagnato per diversi anni. Mi mancava ancora la celebre marca con la corona: Rolex. Ho sempre avuto un debole per gli orologi GMT, ma già 10 anni fa trovavo esagerati i prezzi per i GMT-Master II. Ho quindi scelto un Rolex Explorer II ref. 16570 e all’improvviso lo Speedmaster è diventato il secondo orologio più caro che abbia mai acquistato. Mi è sempre piaciuto il design dei diver, motivo per cui a fare compagnia all’Explorer e allo Speedy ho inserito nella mia collezione un Rolex Sea-Dweller 16600. Dal Vostok Amphibia da 35 marchi fino a questo trio e agli altri orologi di marca nel mio cassetto il cammino è stato molto lungo.

Anche se a molti il risultato di questo viaggio può sembrare poco glorioso, per me è stato l’obiettivo principale. Il motivo? Ho collezionato i miei orologi da sogno, ma paragonandoli direttamente con modelli molto più economici di altre marche devo dire che i prezzi dei due Rolex mi sono sembrati spropositati, anzi quasi osceni. Questo succedeva 8 anni fa.

Ho quindi iniziato a puntare “più in basso” aggiungendo alla collezione il TAG Heuer Autavia del 2018 e il Tudor Black Bay 58, entrambi con calibro di manifattura. Ho rivenduto i due Rolex, ma ho tenuto lo Speedy. Dopo questo breve excursus nell’universo coronato ho capito che non è tutto oro quel che luccica, riscoprendo la passione per marche piccole e micro, come Yema, Nivada e Christopher Ward. Anche se in alcuni casi si deve rinunciare ai calibri di manifattura, devo dire che sono orologi che mi piacciono molto nel loro essere immuni dai prezzi gonfiati e dai trend vanagloriosi. Per raggiungere l’obiettivo non bisogna per forza prendere la strada in salita: anche guardando a destra e sinistra si possono scoprire tante cose belle.

“Un orologio di lusso più costoso non è sempre il migliore”.

In generale non bisogna mai dare per scontato che il prezzo superiore di un bene di lusso corrisponda necessariamente a una migliore qualità di lavorazione. Anche se spesso è così, ricordiamo che l’ultimo 10% di differenza di qualità comporta un prezzo incrementato del 100% per l’acquirente. In alcuni casi abbiamo poi a che fare con prezzi del tutto spropositati, che vengono richiesti per orologi dalla qualità paragonabile, se non inferiore, a quella di orologi ottimi ma poco conosciuti.

Rolex Cosmograph Daytona Ref. 116520 – beliebter Chronograph mit großem Preisschild
Il Rolex Cosmograph Daytona ref. 116520: amato cronografo dal prezzo importante.

Senza dubbio la tecnica raffinata del calibro o la qualità del materiale non giustificano il fatto che un semplice cronografo come il Rolex Daytona ref. 116520 in acciaio costi 33.000 euro, quindi quasi 6.000 euro in più di uno Jaeger-LeCoultre Master Control Calendar ref. Q4132520. Quest’ultimo è realizzato in oro rosa e accomoda un calibro ben più esclusivo, in grado di mostrare le fasi lunari, il giorno e la data. È vero che il design dei due orologi è abbastanza eterogeneo, ma chi è indeciso tra lo sportivo e l’elegante può beneficiare di un orologio molto più raffinato ed esclusivo scegliendo lo Jaeger-LeCoultre.

Jaeger-LeCoultre Master Control Calendar – trotz Komplikationen und Roségold günstiger als die Rolex Daytona 116520
Lo Jaeger-LeCoultre Master Control Calendar: più economico del Rolex Daytona 116520, nonostante le complicazioni e l’oro rosa.

Un altro ottimo esempio di valido acquisto più economico è Grand Seiko. La marca di orologi di lusso giapponese, spesso paragonata a Omega e Rolex, è molto amata e nota per l’eccellente qualità di lavorazione e per la precisione. Tuttavia, molti acquirenti di orologi ritengono tutt’ora impossibile paragonare queste tre marche. Spesso si dimentica il fatto che la manifattura giapponese applichi standard di qualità equiparabili, se non addirittura superiori, a quelli di Rolex e Omega. Basti pensare all’innovativa soluzione tecnologica dello Spring Drive per i calibri di manifattura della maison nipponica.

Steht buchstäblich hoch im Kurs – Rolex GMT-Master II Ref. 126710BLNR
Il Rolex GMT-Master II ref. 126710BLNR: più desiderato che mai.

Mettiamo che possediate un Rolex Submariner ref. 124060, il cui prezzo si aggira attualmente sui 12.000 euro, e che vogliate acquistare un Rolex GMT-Master II ref. 126710BLNR. Il mio consiglio è non limitare il vostro sguardo a Rolex. Il Grand Seiko SBGE283 della collezione Evolution 9 possiede, oltre alla qualità impeccabile e a una “vera” funzione GMT, caratteristiche che il GMT-Master molto più costoso non offre.

Grand Seiko SBGE283 – ausgefeilte Spring-Drive-Technik mit Gangreserveanzeige
Il Grand Seiko SBGE283: eccezionale tecnica Spring Drive con indicazione della riserva di carica.

Pascal: “sempre più in alto!”

“Chi si accontenta ha già perso” potrebbe essere un concetto che definisce bene la società di oggi. Certamente a questo approccio non mancano le critiche, tuttavia sono dell’opinione che un collezionista di orologi debba sempre navigare verso nuovi e più imponenti lidi. Onde evitare malintesi e reazioni a caldo voglio puntualizzare che so bene che solo una piccola parte della popolazione dispone dei mezzi necessari e che esistono cose più importanti degli orologi di lusso. Qui voglio solo farmi portavoce di chi si trova nella privilegiata condizione di potersi concedere il lusso di un segnatempo sofisticato. Inoltre, non mi riferisco a un budget specifico ma penso più all’evoluzione e al progresso che il prossimo orologio potrebbe rappresentare per chi lo acquista.

Per crescere personalmente o professionalmente si deve abbandonare la cosiddetta comfort zone e trovare i punti di rottura che ci permettono di progredire. Ciò non significa che bisogna abbandonare lo status quo, in questo caso l’attuale collezione o l’orologio preferito. Per crescere come collezionista, tuttavia, è necessario avere il desiderio di raggiungere ciò che al momento appare impossibile. Il vantaggio è la scoperta di nuovi orizzonti, attraverso la lettura e l’approfondimento di informazioni su marche e tecniche. Così si rimane aggiornati e curiosi, un atteggiamento necessario per coltivare con piacere e nel lungo termine il dispendioso hobby del collezionismo di orologi. Almeno, io la penso così.

Rolex Datejust 36 mm, ref. 126200
Il Rolex Datejust 36 mm ref. 126200.

Volete un esempio? Per molto tempo mi sono accontentato del mio Rolex Datejust. Non voglio sembrare arrogante, ma penso sia semplicemente l’orologio perfetto. Cosa volere di più? A questo punto non resterebbe che espandere la collezione, acquistando orologi della stessa fascia di prezzo. Un altro Datejust, un Omega Aqua Terra, un Cartier Santos. Oppure ci si può mettere in punta di piedi e guardare oltre l’orizzonte. Cos’altro c’è? Quale potrebbe essere il prossimo passo? E quello dopo ancora? Dove voglio arrivare con la mia collezione? Questo atteggiamento è motivante e non denigra in nessun modo gli orologi collezionati fin a quel momento. Io preferisco ampliare una collezione puntando alla sua profondità e non alla sua ampiezza. Approfondendo la mia esperienza, tendo a puntare sempre di più su una maggiore qualità o complessità. Complessità in senso tecnico, di conoscenze specialistiche e necessarie per l’acquisto, ma anche in termini di materiali più sofisticati o orologi rari. E questo spesso comporta prezzi più elevati.

A.Lange und Söhne Zeitwerk
L’A. Lange & Söhne Zeitwerk.

Per questo motivo, ultimamente mi sono dedicato molto ad A. Lange & Söhne. È una marca che non prevedo di acquistare prima del mio 50° compleanno, ma che nonostante tutto mi affascina. Dato che ho dedicato molto tempo a capire la complessa tecnica del remontoir dello Zeitwerk e ad analizzare i processi produttivi di A. Lange & Söhne, ho le idee chiare su dove voglio arrivare con la mia collezione ed evito acquisti “inutili” o inappropriati. E se non dovessi mai arrivare a destinazione o cambiare idea? Avrò comunque acquisito più sapere su altre marche e modelli. Sognare un orologio irraggiungibile mi dà una spinta incredibile e allo stesso tempo mi fa accumulare numerose risorse e conoscenze. Quindi, l’obiettivo deve essere quello di puntare all’orologio che si trova un gradino più in alto.


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Chrono24

Fanno parte del team del magazine di Chrono24 sia i nostri collaboratori, che autori freelance e autori esterni, tutti uniti da una passione: gli orologi di lusso…

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