Come rappresentante dell’annata 1996 non faccio parte della generazione Z per un soffio e poiché ho la passione per gli orologi, faccio naturalmente parte di una certa bolla, soprattutto sul posto di lavoro e sui social. Anche quasi tutti i miei amici sono interessati agli orologi, ma per motivi molto diversi. Per questo sono ancora più motivato a capire cosa spinge altri giovani al di fuori della mia cerchia a scegliere gli orologi. In questo articolo, vorrei guardare oltre il mio praticello e fare luce sul modo in cui la generazione Z vede l’industria dell’orologeria. Inoltre, vi rivelerò anche le mie motivazioni personali e i miei interessi nel campo degli orologi di lusso.
La generazione Z e gli orologi di lusso: uno sguardo ai dati
Un’analisi del database di Chrono24 rivela che l’età media degli utenti registrati al marketplace si è abbassata notevolmente negli ultimi anni. Ciò significa che anche i gruppi target più giovani mostrano un interesse crescente per la piattaforma, e questo si riflette anche nei gruppi di acquirenti. Insieme a YouGov, Chrono24 ha stilato un rapporto sugli utenti che acquistano per la prima volta per analizzare ulteriormente tale evoluzione. Tra le altre cose, è emerso che per gli intervistati nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni la probabilità di pianificare l’acquisto di un orologio di lusso è quasi il doppio rispetto alla media.
Le ragioni sono molteplici, ma una di queste è sicuramente che anche il mercato degli orologi di lusso è cambiato a favore di un target più giovane. Infatti, anche se l'interesse per gli orologi di pregio è già presente in giovane età, solitamente i giovani non dispongono di un budget elevato per acquistare costosi orologi di lusso. Sempre più marche si sono rese conto che per raggiungere al più presto il gruppo target giovane, devono offrire un portafoglio più ampio di orologi in diverse categorie di prezzo. Probabilmente l'esempio più noto degli ultimi anni è il MoonSwatch, con il quale anche il gruppo orologiero più grande al mondo, ovvero lo Swatch Group, offre un'alternativa economica all'iconico Omega Speedmaster Moonwatch, suscitando così l'interesse di un gruppo target più giovane.
Perché la generazione Z è appassionata di orologi di lusso
Riassumiamo: gli acquirenti sono sempre più giovani e sempre più disposti a spendere i loro risparmi per un orologio di lusso. Ma oltre al mercato in evoluzione, quali altri fattori esterni stanno influenzando questo cambiamento?
1. Gli orologi di lusso come accessorio di moda
La moda permette di esprimere il proprio stile personale. Ecco perché è molto importante anche per la generazione Z. Soprattutto per chi si avvicina a questo mondo, gli orologi appaiono prima di tutto come un accessorio di moda. Anche per me è stato così all'inizio. Un tempo vedevo gli orologi come un accessorio per gli outfit di tutti i giorni. La marca e la raffinatezza tecnica non erano un problema: l'orologio doveva essere chic e completare il mio outfit. Non sorprenderà quindi che il mio primo orologio è stato un Casio digitale della collezione vintage – sportivo con un tocco d'oro. Come le generazioni precedenti, anche la Z ha le sue icone di stile e i suoi trendsetter. E se si osservano da vicino i loro polsi, l'ispirazione per gli orologi di lusso non manca –un effetto che naturalmente si ripercuote anche sui brand. Le collaborazioni tra idoli giovanili e marchi di orologi, come Travis Scott e Audemars Piguet, dimostrano chiaramente che i brand di lusso hanno iniziato a considerare la generazione Z come un gruppo di acquirenti serio e a influenzarli attivamente nella cultura pop e nella moda.
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2. I media digitali hanno rivoluzionato l'accesso agli orologi di lusso
La generazione Z è una delle prime native digitali ed è quindi più a suo agio nel mondo digitale rispetto a qualsiasi altra generazione precedente. Come persona che all'età di 3-4 anni guardava ancora i cartoni animati sulla normale TV e che ora lavora contemporaneamente su tre schermi di computer e uno smartphone, ho vissuto in prima persona il passaggio dall'analogico al digitale. Oggi possiamo dire con certezza che la digitalizzazione ha rivoluzionato la nostra vita. Neanche il mercato degli orologi è rimasto immune. Mentre in passato ci si doveva recare fisicamente presso un rivenditore di orologi per informarsi sui modelli e sui prezzi aggiornati, oggi tutte le informazioni di cui si può avere bisogno si trovano online.

I marketplace come Chrono24 hanno contribuito a rendere il mercato degli orologi di lusso un po' più trasparente e l'acquisto più conveniente. Negli ultimi anni anche le marche hanno seguito l'esempio proponendo alcuni dei loro orologi direttamente online, collaborando con influencer della scena o almeno sfruttando meglio il mondo online come vetrina. I social, poi, rendono più facile per la generazione Z lo scambio di informazioni sugli orologi, l'acquisizione di ulteriori conoscenze e la creazione di community.
3. Gli orologi di lusso come status symbol

Gli orologi di lusso erano e sono tuttora considerati uno status symbol. In quanto tali, sono espressione di successo, eleganza e stile. In un mondo (digitale) in cui le persone sono costantemente alla ricerca di paragoni, si misurano e competono tra loro, questi status symbol giocano un ruolo sempre più importante. I social in particolare ci espongono costantemente a una certa pressione e le generazioni più giovani, che passano ore al giorno su queste piattaforme, ne sono particolarmente colpite. La ricerca della vita perfetta su Instagram spesso include l'uso di un orologio di lusso che funge da status symbol.
Vorrei quindi cogliere l'occasione per sensibilizzare e consigliare ai giovani di non farsi influenzare dai social media. L'importante è amare e godersi gli orologi, siano costosi o meno, coltivare la passione, scoprire le storie che si celano dietro ai modelli, la tecnologia e lo stile di ognuno. Non prendete come esempio immagini o tendenze apparentemente perfette, ma esplorate i vostri gusti e le vostre emozioni. Gli orologi possono essere qualcosa di speciale se sono considerati un piacere personale e non dei must-have.