01/18/2018
 4 minuti

I due re dell’orologeria: Rolex e Patek Philippe

di Christopher Beccan
Rolex and Patek Phillipe

I due re dell’orologeria: Rolex e Patek Philippe

Viviamo in un mondo nel quale un orologio da polso meccanico è considerato un bene di lusso, il riflesso di uno stile di vita che affascina molti. Ci sono tanti marchi tra cui scegliere e l’offerta spazia da segnatempo vistosi e decorati a modelli di nicchia e bizzarri. Nonostante tutto, i due marchi che molti vedono come i re indiscussi dell’orologeria sono Rolex e Patek Philippe. E perché? Sebbene producano due tipi di orologi completamente diversi, entrambi condividono punti di forza che li rendono i primi in ogni classifica.

Patek Philippe

Patek Philippe è una delle tre manifatture considerate la “Santissima Trinità” dell’alta orologeria. L’azienda fu fondata il primo maggio del 1839 da Antoine Norbert de Patek insieme ad un ambizioso orologiaio di nome Francois Czapek. Questo fu dunque il giorno in cui si gettarono le fondamenta di un marchio leggendario e fu il punto di partenza della realizzazione del sogno di Patek, cioè la creazione della propria fabbrica di orologi chiamata Patek, Czapek & Co, nome in seguito modificato in Patek, Philippe & Cie.

Oggi Patek è conosciuta non soltanto per la produzione di alcuni dei segnatempo più importanti della storia, ma anche per quelli più complicati. Ciò che tuttavia li rende così acclamati dagli appassionati di orologi è il loro potenziale innovativo e l’attenzione ai dettagli, che li rende i protagonisti del mercato orologiero di lusso.

Rolex

D’altro canto, Rolex è un marchio molto più giovane che punta su un pubblico diverso. Fu fondato nel 1905 da Hans Wilsdorf, il cui obiettivo principale era produrre segnatempo durevoli che non solo vantassero un aspetto sportivo e ben riconoscibile ma che al contempo avessero un prezzo accessibile (ricordiamoci infatti che possedere un orologio da polso a quei tempi era considerato un lusso).

Con il compito di produrre orologi robusti, Rolex si è incentrata meno sulla rifinitura e la decorazione di segnatempo complicati e più su orologi considerati semplici ma altamente efficienti, come dimostrano gli orologi subacquei con due fusi orari diventati vere icone dell’industria. Oggi Rolex è conosciuta per la produzione di una grande quantità di orologi sportivi e funzionali, dotati degli stessi tratti di design tipici dei loro antenati. Senza mai voltare lo sguardo all’indietro, la manifattura ginevrina è sempre pronta ad esplorare nuovi orizzonti e questo la rende non solo un leader nel mercato degli orologi sportivi ma un vero e proprio re nell’ambito dell’orologeria in generale.

Vintage

Vintage Patek Philippe Perpetual Chronograph 1518 variants
Vintage Patek Philippe Perpetual Chronograph 1518, Foto: Christopher Beccan

Rolex e Patek Philippe sono del tutto diversi e il ruolo che rivestono nei loro rispettivi ambiti li rende degni di essere paragonati a dei monarchi. Ma condividono più di quanto si possa immaginare: entrambi sono artefici di modelli vintage ricercatissimi. Se si analizzano le vendite all’asta, le opere di Picasso e Warhol sono sempre quelle più ambite e lo stesso vale per i segnatempo vintage di Patek e Rolex. Si può affermare che hanno definito il mercato del collezionismo vintage. I prezzi che raggiungono alle aste sono talmente elevati da far venire le lacrime agli occhi e solo un collezionista impavido con un portafoglio da Zio Paperone se li può permettere.

Ma sono proprio i collezionisti desiderosi di aggiudicarsi un pezzo di storia firmato da questi due giganti a mandare in tilt il sistema dei prezzi. Va tuttavia ricordato che durante i primi anni di vita, i segnatempo lussuosi e innovativi di Rolex e Patek erano destinati rispettivamente al grande pubblico e all’élite. Spesso gli introvabili gioielli di Patek venivano prodotti in piccole quantità ed alcuni modelli di Rolex erano soggetti a leggere modifiche dopo un breve periodo di produzione, rendendoli degli esemplari estremamente rari. Mescoliamo questi ingredienti con l’attuale clima economico favorevole e si creano le condizioni perfette per raggiungere un nuovo record mondiale non appena un raro prodotto vintage di una di queste due manifatture verrà messo in vendita.

Mercato dell’usato

Un altro tratto che li accomuna è il mercato dell’usato. Negli ultimi anni, alcuni orologi Rolex e Patek di seconda mano non solo sono diventati oggetti ambitissimi ma addirittura molto più costosi rispetto ai prezzi di listino ufficiali. Nessun altro marchio orologiero vanta modelli di una tale popolarità e con una crescita di valore così forte. È una perfetta dimostrazione di come l’eredità, la qualità e l’investimento in una pubblicità emblematica siano stati elementi fondamentali per far salire sul gradino più alto questi due pesi massimi.

Conclusione

Rolex e Patek Philippe possiedono prodotti con lo status di icona, guadagnato tramite costanti miglioramenti e perseveranza. E per questo fatto importantissimo, i clienti e i collezionisti alla ricerca del prodotto migliore possono contare su questi due campioni incontrastati. In passato abbiamo paragonato Rolex e Patek a marche automobilistiche, come Porsche e Ferrari, e non è difficile capirne il perché. Penso che abbia ragione chi afferma: “Re non si nasce, ma si diventa con molto impegno”.

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Sull'autore

Christopher Beccan

Christopher Beccan è il fondatore della rivista online "Bexsonn" dove scrive regolarmente articoli sulle sue due passioni: orologi eccezionali e whisky. È possibile …

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