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“È fondamentale rimanere fedeli al DNA del brand” – Intervista a Fabrizio Buonamassa Stigliani, designer e direttore creativo degli orologi Bvlgari.

di Elisabeth Schroeder
11 ottobre 2024
9 minuti
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Intervista a Fabrizio Buonamassa Stigliani, designer e direttore creativo degli orologi Bvlgari.

Ginevra, Svizzera. È una (calda) giornata di fine agosto e l’estate sta per volgere al termine. Sono seduta a un tavolo di una delle tante sale del Ritz-Carlton Hotel con Fabrizio Buonamassa Stigliani, designer e direttore creativo degli orologi Bvlgari. Con noi sul tavolo: un taccuino, una penna, numerosi orologi e due fogli con le mie domande.

Chrono24: Fabrizio, è un piacere incontrarti qui ai Geneva Watch Days. La tua profonda passione per il disegno è ben nota. Che cosa preferisci disegnare?

Fabrizio: Oggetti. Non so perché, ma è così da sempre. Quando sono al telefono o durante una lunga riunione, inizio a scarabocchiare. Automobili, orologi e altri oggetti, mai esseri umani.

Chrono24: Quando si tratta di creare, c’è un setting ideale che ti aiuta a generare idee? Magari un luogo preferito per disegnare o un ambiente particolare che stimola la tua creatività?

Fabrizio: Non proprio. Quando mi viene un’idea inizio a disegnare, di solito con una penna a sfera o una stilografica. In effetti, il 99% delle volte uso la penna. Non uso più le matite e non ricordo nemmeno l’ultima volta che l’ho fatto… direi una ventina d’anni fa. Non so perché… Forse perché quando lavoravo in Fiat un designer una volta mi disse: “Siamo professionisti, non usiamo le matite”. Usiamo le penne”.

Forse è questo il motivo, forse no. In ogni caso, preferisco la penna: è il mio strumento preferito. Inizio a disegnare, poi passo a un’altra idea e a un’altra ancora, a seconda di quanto sono preso. Se si tratta di un oggetto che amo, come gli orologi, di solito succede così.

"È importante mettere l'idea su carta prima che sfugga".
“È importante mettere l’idea su carta prima che sfugga”.

Non dedico molto tempo ai dettagli, ad esempio le pietre. Cerco di definire le linee essenziali, le forme chiave e ottenere le giuste proporzioni. I dettagli più piccoli possono venire dopo, per me sono meno interessanti. Nella prima fase, è più importante mettere l’idea su carta prima che sfugga.

Chrono24: Ti capita di essere impulsivo? Di non riuscire ad aspettare di mettere nero su bianco un’idea?

Fabrizio: Non saprei. Il mio cervello funziona in un modo molto particolare. Riesco a visualizzare gli oggetti con una precisione incredibile, come se ruotassero nella mia mente e si assemblassero da soli. Riesco a vedere le singole viti e la loro posizione. Io lavoro così. Alcuni designer o artisti iniziano a fare schizzi o disegni con uno scopo diverso, io visualizzo l’oggetto nella mia mente.

Così riesco a creare schizzi precisi, anche per quanto riguarda le funzioni e la meccanica. È come se li vedessi assemblarsi davanti ai miei occhi e quindi realizzo che magari c’è una sezione o una linea di troppo in un particolare punto, oppure che c’è il rischio che una parte non si possa muovere una volta assemblata…

Anche se non ho l’oggetto fisicamente davanti a me, sento una forte connessione tra la mia mente e ciò che sto visualizzando. È così che affronto il mio lavoro.

Chrono24: Visto che parliamo di schizzi… Una delle creazioni più notevoli di quest’anno è l’Octo Finissimo Chronograph GMT Sketch, dove hai portato il tuo amore per il disegno direttamente sul quadrante dell’orologio.

Fabrizio: Per questo cronografo, ho realizzato degli schizzi sul tablet perché era più facile per la produzione inserirli sul quadrante. A volte uso la carta, a volte il tablet o l’iPad.

Il processo è lo stesso: inizia sempre con uno schizzo. Dopo averlo scansionato, il team della manifattura prende le linee e ridisegna il quadrante. Il problema degli schizzi a mano è che il tratto non è perfetto. La pressione esercitata sulla carta è diversa. Ecco perché spesso preferisco la penna a sfera, perché permette di realizzare tratti sottili, ma anche linee decise e intense. Questa variabilità crea delle difficoltà per la manifattura, perché i software non riescono a replicare la stessa pressione o profondità.

Quindi, si devono eseguire diverse prove. All’inizio non mi piaceva, perché mi sembrava tutto molto meccanico. Dopo un po’ abbiamo trovato una soluzione e se si osservano gli indici dei minuti o dei secondi, per esempio, si nota un certo dinamismo del tratto. Le linee non sono rigide o dello stesso spessore: sembra davvero uno schizzo sul quadrante. E questo era l’obiettivo.

Chrono24: Qual è stata l’ispirazione per questo design?

Fabrizio: La prima volta abbiamo omaggiato l’Octo. Questa seconda edizione è dedicata al Finissimo. Ecco perché sul quadrante c’è uno schizzo del movimento. Ricordo chiaramente il lancio del primo Octo Finissimo con il movimento automatico: l’orologio ha stupito il pubblico, ma molti non hanno amato il quadrante pieno. Avrebbero preferito che il movimento fosse completamente esposto, per apprezzarne la bellezza e la complessità. Questi appunti mi hanno colpito molto.

Per questo con la seconda edizione sketch per l’anniversario dell’Octo Finissimo, ho capito che dovevamo celebrare il movimento perché è il cuore dell’orologio: senza, l’Octo Finissimo non esisterebbe. Ecco perché ho creato uno schizzo del movimento sul quadrante, con piccole iscrizioni e persino la mia firma al 9.

Chrono24: Pensi che tornerai a esplorare questa direzione anche in futuro?

Fabrizio: Non lo so ancora. Vedremo. È fondamentale trovare un’idea unica per ogni modello. Per i primi sketch, ci siamo concentrati sul quadrante e sugli indici del 12 e del 6; erano alcuni dei primi schizzi che avevamo per l’Octo Finissimo. Perfetto per il momento. Ora abbiamo anche il movimento.

Se troveremo un’altra idea abbastanza buona e forte per un’altra edizione sketch, la prenderemo in considerazione. Ma non intendiamo presentare un orologio sketch all’anno. Non è nei nostri programmi. Lo abbiamo già fatto due volte con due orologi diversi. Modelli come questi sono pensati per essere personali e speciali e vogliamo che rimangano tali.

Chrono24: Bvlgari è leader nell’orologeria ultrasottile, in particolare con la collezione Octo Finissimo. Qual è stata la visione originale dietro questa collezione e come pensi si evolverà, continuando a spingersi oltre i confini del design e dell’ingegneria?

Fabrizio: I movimenti automatici ultrasottili sono una grande complicazione. L’idea originale alla base dell’Octo Finissimo era di offrire una grande complicazione in uno stile molto contemporaneo, quindi sportivo, chic e sobrio. È un orologio che puoi far scivolare sotto al polsino della camicia, se non vuoi metterlo in mostra. Volevamo creare un orologio ultrasottile dal look moderno con un bracciale integrato, un’allure sportiva della cassa e giocare con diversi materiali.

Un pilastro del catalogo Bulgari: la collezione Octo Finissimo.
È un pilastro del catalogo Bulgari: la collezione Octo Finissimo.

In futuro lavoreremo sull’Octo con movimenti, materiali ed esecuzioni diverse. È sicuramente il pilastro del nostro catalogo, la nostra collezione principale. È un orologio di punta. E per noi è molto importante spingerci oltre i limiti.

Chrono24: Gli esempi di come l’innovazione sia al centro dell’orologeria di Bvlgari sono molti. In che modo Bvlgari riesce a mantenere viva la sua tradizione artigianale, abbracciando allo stesso tempo la tecnologia moderna? In altre parole, come si fondono il vecchio e il nuovo nelle vostre ultime creazioni?

Fabrizio: È una grande sfida. Abbiamo un’eredità straordinaria e un DNA importante, molto diverso da quello di altre marche. Veniamo da Roma, che è una città semplicemente unica. Lavoriamo in Svizzera, ma non siamo svizzeri. Abbiamo un atteggiamento diverso, vediamo le cose in modo diverso. Ecco perché abbiamo Serpenti, un concetto che non troverai in nessun altro brand di orologi. Usiamo tre tonalità di oro o il Tubogas in declinazioni molto piccole. Ecco perché “Finissimo”. Se pensassimo come tutte le altre marche di orologeria, avremmo sempre lo stesso orologio.

Tadao Ando x Bvlgari Serpenti Tubogas Limited Edition.
Tadao Ando x Bvlgari Serpenti Tubogas Limited Edition.

Possiamo contare sulla nostra agilità e rapidità. La nostra divisione orologi è unica perché combina l’agilità di un piccolo brand indipendente con le risorse di una grande azienda e un team straordinario. È una combinazione eccezionale.

Per quanto riguarda la tradizione, essendo in azienda da oltre 20 anni, mi sento a mio agio nel mio ruolo di dirigente anche se Bvlgari è un marchio dalle tante sfaccettature. L’archivio di Bvlgari è ricchissimo e non solo di orologi. In passato l’attività ruotava principalmente attorno ai gioielli. Gianni Bulgari ha creato il Bvlgari Bvlgari e il Parentesi. Le cose più incredibili che Bvlgari ha prodotto alla fine degli anni ’80, negli anni ’90 e all’inizio di questo secolo sono gioielli.

Per me è cruciale tenere a mente il DNA del brand, ma anche essere in grado di metterlo da parte e innovare.

Chrono24: In che senso?

Fabrizio: Perché altrimenti crei sempre lo stesso orologio. Anche se conosci a fondo l’archivio, senza la capacità di immaginare e progettare qualcosa di iconico per il futuro, sei in trappola. Finirai per progettare sempre la stessa cosa.

Devi essere in grado di assorbire il DNA della marca, piuttosto che studiarlo. Lo studio ti insegna che 2+2 è uguale a 4, ma ciò che è fondamentale è la comprensione del meccanismo alla base. Devi capire perché sono stati creati determinati design, perché sono state scelte certe forme e perché sono stati utilizzati particolari materiali e colori. Il ragionamento che sta alla base di queste scelte è più importante del prodotto stesso. Do più valore alla storia che al prodotto. Se la storia è buona, il prodotto sarà fantastico. Se la storia non è niente di che, nemmeno il prodotto lo sarà.

Chrono24: Il tema di Bvlgari quest’anno è “The Sound of Bvlgari”. Al di là degli aspetti tecnici degli orologi che “suonano”, puoi spiegare perché Bvlgari ha scelto di porre l’accento sulla musica e sul suono e come questo riflette l’identità più ampia di Bvlgari?

Fabrizio: Abbiamo prodotto l’Octo Finissimo Minute Repeater, l’Octo Roma Grande Sonnerie, l’Octo Roma Grande Sonnerie Quantième Perpetual, l’Octo Roma Striking, l’Octo Roma Carillon Tourbillon con un formidabile savoir-faire. Gli orologi con suoneria sono il culmine dell’orologeria e noi li produciamo in-house.

Il nostro watch ambassador è il direttore d’orchestra Lorenzo Viotti. Produciamo orologi con suoneria, ma non siamo musicisti, quindi abbiamo iniziato a confrontarci con lui. È stato interessante parlare del movimento, dei gong, dei martelli e dell’opportunità di creare qualcosa di particolare e di dire qualcosa di diverso.

Quando fai uno schizzo, hai una tua firma, un tuo modo di disegnare forme e tratti. Similmente la firma musicale è fondamentale negli orologi con suoneria e varia a seconda dei materiali utilizzati. Il carbonio ha un suono diverso dal titanio, a sua volta diverso dall’oro, dal platino e così via. Devi creare il tuo “mondo” in base a queste differenze materiali.

Se guardiamo i nostri orologi, la forma ottagonale rimane un elemento chiave. Ma per me, soprattutto quando si parla di Grande Sonnerie, l’attenzione è sul movimento. L’estetica è importante. Un orologio poco attraente è semplicemente poco attraente. Ma il vero problema sorge se un bell’orologio non funziona correttamente.

Pascal, Fabrice e tutte le persone della nostra manifattura coinvolte nel processo hanno fatto un lavoro straordinario riprogettando completamente il movimento. Hanno cambiato molti componenti e aumentato il volume del 20%. È come se un ingegnere progettasse una nuova auto di Formula 1: ogni singolo elemento è determinante. Inoltre, grazie a Lorenzo Viotti e ai nostri orologiai, abbiamo creato una melodia che dice davvero qualcosa di diverso.

Chrono24: Hai contribuito alla creazione di tanti modelli iconici, ma c’è un pezzo che potresti definire il tuo preferito? Cosa lo rende speciale per te?

Fabrizio: Certo! Questo. L’Octo Roma Striking Tourbillon Sapphire è molto speciale per me, perché è la prima volta che utilizziamo un movimento Finissimo all’interno della cassa Octo Striking con l’incredibile scheletratura e un movimento a carica manuale.

Uno dei preferiti di Fabrizio: l'Octo Roma Striking Tourbillon Sapphire.
Uno dei preferiti di Fabrizio: l’Octo Roma Striking Tourbillon Sapphire.

Mi piace soprattutto il vetro zaffiro sulla cassa, il design audace con questo movimento molto sottile mai usato prima. In passato, l’Octo Striking era un tourbillon volante con un movimento molto spesso, ponti in cristallo di zaffiro e molti elementi in Super-LumiNova. Ora, per la prima volta, abbiamo lo stesso design con un movimento diverso. È uno dei miei preferiti.

Chrono24: Infine, dato che Bvlgari continua a innovare e a sorprendere il mondo dell’alta orologeria, cosa ti entusiasma di più rispetto al futuro della marca? Ci sono progetti o tendenze imminenti che ti appassionano in modo particolare?

Fabrizio: Abbiamo molti nuovi progetti per il 2026/27. Stiamo lavorando a nuovi movimenti, edizioni speciali e collaborazioni con artisti di spicco. Per il prossimo futuro abbiamo in serbo cose molto interessanti, cose da pazzi.

Chrono24: Cose da pazzi? Dobbiamo preoccuparci?

Fabrizio: Sì, certo. I nostri piani possono evolversi molto e, se a volte dobbiamo ritardare un progetto per assicurarci che sia perfetto, ci sta. A volte anticipiamo i progetti perché abbiamo in serbo delle sorprese sensazionali. Abbracciare questi cambiamenti ci permette di esplorare possibilità straordinarie.

Chrono24: Sembra interessante. Veniamo ora all’ultimo domanda: quali tendenze generali individui nel settore degli orologi per il 2024?

Fabrizio: Sicuramente quella degli orologi piccoli, anche ai polsi degli uomini. Questa tendenza è nata imperiosa 2-3 anni fa, ma ora tutti sono interessati agli orologi di piccole dimensioni.

Ogni anno ci sono tendenze diverse ed è impossibile seguirle tutte. È importante non assottigliare troppo il marchio.

Personalmente, non bado molto alle tendenze, perché spesso seguirle significa rimanere un passo indietro. È fondamentale rimanere fedeli al DNA del brand e valutare se una tendenza è in linea con la propria identità e i propri interessi. I clienti notano facilmente quando una marca adotta un approccio opportunista. La coerenza con il DNA del brand è più importante delle tendenze.

Chrono24: Grazie mille, Fabrizio, per aver condiviso con noi il tuo tempo e il tuo punto di vista. È stato bello conoscere meglio il tuo percorso e il tuo lavoro in Bvlgari. Non vediamo l’ora di vedere cosa ha in serbo il futuro.

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Sull'autore

Elisabeth Schroeder

Elisabeth Schroeder

I Geneva Watch Days 2023 sono stati il primo evento orologiero a cui ho partecipato e il momento che ha definitivamente fatto scattare in me la voglia di dedicarmi ancora di più agli orologi di lusso. E quale modo migliore se non tuffarsi a capofitto nel lavoro (di scrittura)?

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