Il 2022 è letteralmente volato ed è quasi giunto al termine, ma per il mondo degli orologi è stato un altro anno da ricordare. In questo articolo ripercorreremo alcuni dei migliori lanci, le storie più incredibili e gli anniversari più importanti di questi 12 mesi. Daremo anche un’occhiata alle migliori marche dell’anno e volgeremo lo sguardo al 2023. Ecco a voi il meglio del 2022.
Il 50° anniversario del Royal Oak
Quest’anno abbiamo celebrato una serie di ricorrenze importanti. Tra queste il 50° anniversario dell’Audemars Piguet Royal Oak. Il segnatempo disegnato da Gérald Genta fu presentato nel 1972 e da allora è uno degli orologi più popolari e iconici mai esistiti. Per il 50° anniversario del modello, Audemars Piguet ha lanciato una collezione Royal Oak aggiornata, con movimenti in-house di nuova concezione e design, colori del quadrante e motivi leggermente rinnovati.
La novità più importante è stata senza dubbio il Royal Oak “Jumbo” Extra-Thin ref. 16202: la versione moderna della creazione originale di Genta, monta ora il moderno calibro 7121 di manifattura e presenta un quadrante leggermente modificato. Nel complesso, è stato bello vedere che Audemars Piguet non ha rivoluzionato la sua icona più importante in termini di look. Tutti i modelli del 50° anniversario presentano un rotore speciale per la ricorrenza. A partire dal prossimo anno, tutti gli orologi saranno dotati di rotori standard. In breve, AP ha dimostrato che il Royal Oak è una leggenda intoccabile ed è più forte che mai.
Gli anniversari di Breitling e Bulgari
Quest’anno è stato anche il 10° anniversario della fortunatissima linea Octo Finissimo di Bulgari. In onore di questa pietra miliare, il marchio ha scelto di non battere un altro record, ma di presentare una serie di straordinari modelli per festeggiare la ricorrenza. I primi due sono le edizioni limitate “Sketch”. A prima vista, potrebbero sembrare le varianti standard dell’Octo Finissimo e dell’Octo Finissimo Chronograph in titanio, ma più da vicino notiamo che questi due orologi presentano dei motivi che ricordano degli schizzi sul quadrante. Inoltre sono state proposte due fantastiche versioni in oro rosa con splendidi quadranti marroni.
Breitling ha celebrato il 70° anniversario del Navitimer presentando un’intera nuova linea del suo fiore all’occhiello. Per la prima volta, tutti gli orologi sono dotati del movimento in-house B01 di Breitling. È disponibile un’ampia gamma di opzioni, con dimensioni che vanno da 41 a 46 mm. Ampia è anche la scelta di colori per i quadranti, a dimostrazione del fatto che il Navitimer è importante oggi come 70 anni fa. Ma non è stata l’unica grande novità di Breitling: la marca ha presentato anche una nuova collezione SuperOcean ispirata al famoso SuperOcean ref. 2005 Mk2 dei primi anni ’70. E come sempre, abbiamo assistito a una serie di fantastiche edizioni limitate del marchio, tra cui spicca il Navitimer B02 Chronograph 41 Cosmonaute.
Tudor è la marca dell’anno
Un’altra serie che ha festeggiato il suo 10° anniversario è la linea Black Bay di Tudor. La maison non ha presentato modelli speciali per l’occasione, ma ha stupito con una serie di novità che hanno fatto scalpore. La prima, e più importante, è stata la presentazione del Black Bay Pro un orologio GMT con lunetta in acciaio inox chiaramente ispirato al famoso Rolex Explorer II ref. 1655 di prima generazione degli anni ’70. Tudor però ha aggiunto un tocco personale al design del quadrante e ha dotato l’orologio del calibro in-house MT5652. Lo stesso movimento anima anche il nuovo Black Bay GMT S&G, ispirato all’iconico Rolex GMT-Master “Root Beer”.
Entrambi i modelli sono stati presentati a Watches & Wonders insieme a una nuova versione bicolore del Black Bay Chrono. Qualche tempo dopo, abbiamo assistito al debutto del nuovo Tudor Ranger e del Pelagos 39, entrambi accolti con grande favore. Tudor ha sempre dimostrato di saper scegliere i modelli giusti e di renderli accessibili a un pubblico più vasto. Si può dire che il 2022 è stato l’anno di Tudor: per la prima volta ha rubato la scena alla più famosa sorella Rolex.
Un’annata Rolex piena di lanci buoni, ma poco sorprendenti
La marca coronata ci ha regalato una serie di novità poco entusiasmanti. La più eclatante è stata senza dubbio il GMT-Master II “Destro” con lunetta verde e nera. Molti sono rimasti delusi dall’orologio con la corona sul lato sinistro, ma i veri fan hanno apprezzato i colori della lunetta e hanno accolto senza problemi la collocazione della corona. A meritare più elogi è stato il nuovo Rolex Air-King, con design della cassa completamente nuovo e uno splendido quadrante aggiornato. Inoltre, abbiamo assistito all’introduzione dello Yacht-Master 42 in oro giallo e del nuovo Day-Date in platino con lunetta zigrinata, un’assoluta novità.
Siete pronti per il MoonSwatch?
Omega, il grande concorrente di Rolex, ci ha stupiti di più: a inizio gennaio ha lanciato lo spettacolare Speedmaster 321 in oro bianco con quadrante in onice nera. Tuttavia, i modelli più importanti dell’anno sono stati i nuovi Seamaster Planet Ocean Ultra Deep, che hanno rivoluzionato il concetto di diver moderno. La manifattura ha anche presentato diverse varianti di quadranti colorati per il Seamaster Aqua Terra da 38 mm, mentre la nuova serie Speedmaster ’57 ha debuttato con l’aiuto di George Clooney. Un lancio favoloso che finora è rimasto un po’ in sordina è quello della versione verde del Seamaster Professional Diver 300M.
Per quanto riguarda il Moonwatch, Omega ha puntato su una serie di nuovi modelli in oro che ampliano ulteriormente la gamma di lusso del brand. La marca ha inoltre presentato il nuovo e fantastico X-33 Marstimer, una chicca sia estetica che tecnica. Ma la novità più importante dell’Omega Moonwatch è stata, senza dubbio, l’introduzione del MoonSwatch. La collaborazione tra Omega e Swatch si è rivelata un enorme successo. La serie, composta da 11 modelli che rappresentano diversi pianeti o corpi celesti, è molto colorata e ha molte somiglianze con lo Speedmaster originale. Purtroppo, il successo dell’orologio ha causato carenze di produzione e problemi logistici, che hanno smorzato un po’ l’entusiasmo. Ma questi problemi non hanno sminuito la nuova e brillante serie che è riuscita a colmare il divario tra gli orologi di lusso e quelli a prezzi accessibili.
La magia di Cartier
Un altro grande nome che ha fatto faville nel 2022, proprio come negli anni precedenti, è Cartier. Si può dire che la maison francese abbia presentato il maggior numero di nuovi modelli di cui si è parlato a Watches & Wonders. La nuova linea Pasha si è rivelata un gradito aggiornamento, i modelli Santos Dumont con lunetta laccata sono semplicemente meravigliosi e gli orologi Tank Louis Cartier dimostrano che l’icona è viva e vegeta. Con quadrante e cinturino neri, il modello in oro giallo del Tank Louis Cartier è bellezza allo stato puro. Anche i nuovi modelli Tank Must sono stati molto apprezzati oltre a essere interessanti soprattutto per chi vuole avvicinarsi al mondo Cartier con modelli accessibili. Dopo aver scavato negli archivi, Cartier ha aggiunto poi il Tank Chinoise alla sua esclusiva Privé Collection. Tutti questi lanci dimostrano esattamente perché Cartier è così incredibile e amata.
Patek Philippe senza Nautilus
Con grande dispiacere del pubblico, nel 2021 Patek Philippe ha interrotto la produzione del Nautilus, lasciando implicitamente pensare a un anno senza novità nella serie più famosa. A Watches & Wonders, la marca si è concentrata sugli orologi più classici della sua gamma. Lascia a bocca aperta la nuova versione del 5172G Chronopgraph con quadrante color salmone, così come la sua controparte più complicata, il 5320G Perpetual Calendar. Il mio preferito è il 5326G Annual Calendar Travel Time. La splendida estetica, il geniale design della cassa e il primo connubio in assoluto tra complicazione del doppio fuso orario e del calendario annuale hanno dato vita a qualcosa di veramente speciale. L’orologio è stato presentato insieme allo splendido ma più semplice Calatrava ref. 5226G. Ma non è finita qui: Patek Philippe ha lanciato anche una serie di orologi con quadranti verdi, tra cui spicca il 5270P Grand Complications. A fine ottobre poi, come dal nulla, Patek Philippe ha presentato il nuovo Nautilus in oro bianco ref. 5811/1G. Significa che vedremo anche il ritorno della versione in acciaio? Resta da vedere, ma la versione in oro bianco, leggermente più grande con i suoi 41 mm, ha un aspetto straordinario con il suo quadrante blu a raggi di sole.
Grand Seiko e la nuovissima serie New Evolution 9
Seiko e Grand Seiko non deludono mai in fatto di novità. Ce ne sono troppe per poterne parlare in modo approfondito, ma una serie che vale sicuramente la pena di esplorare è l’Evolution 9 di Grand Seiko. Questa linea è stata introdotta per la prima volta lo scorso anno e il suo pezzo forte è l’Hi-Beat SLGH005 “White Birch”. La serie Evolution 9 aggiunge al portafoglio della marca sia nuovi movimenti che nuove forme della cassa. Con questi modelli, Grand Seiko adotta un look futuristico con casse dal design più spigoloso e dimostra potere innovativo grazie agli squisiti movimenti Hi-Beat e Spring Drive. Quest’anno, la collezione ha visto l’aggiunta dello Spring Drive SLGA009 “White Birch” e del raffinato SLGH017 “Night Birch”. Inoltre, abbiamo un paio di nuovi modelli GMT di grande impatto. Il primo è l’SBGE283 con quadrante nero e lunetta in acciaio inox, ma la medaglia d’oro va all’SBGE285 “Mist Flake” con il suo splendido quadrante grigio e il look monocromatico. Grand Seiko ha aggiunto anche il diver SLGA015 e due nuovi cronografi, l’SBGC249 e il 251. Nel complesso, le novità dimostrano che Grand Seiko è pronta per il futuro.
Altri lanci di rilievo
Come potete vedere, le novità dei grandi nomi non mancano, ma ce ne sono anche molte altre degne di nota. La reintroduzione del Vacheron Constantin 222 è stata uno dei momenti clou dell’anno e i modelli DOXA Army sono stati una bellissima sorpresa. LM Sequential Evo è il primo e spettacolare cronografo della maison MB&F, e il nuovo Streamliner Tourbillon Vantablack in oro rosso di H. Moser & Cie. è a dir poco stupefacente. Un altro produttore che merita di essere citato è Longines: tra gli altri, ha presentato il brillante Spirit Zulu Time, l’Ultra-Chron Diver e l’Heritage Chronograph. Negli ultimi anni Longines ha investito in movimenti di qualità superiore; in combinazione con il design di ispirazione vintage, la marca è ora degna concorrente di Tudor. I fan di Oris hanno acclamato l’introduzione dei primi Divers Sixty-Five standard dotati del nuovo calibro 400, lo stesso movimento alloggiato nei nuovi e comodissimi modelli ProPilot X in titanio.
In questo articolo abbiamo presentato solo una piccola selezione dei numerosi e fantastici segnatempo usciti nel 2022. Questo dimostra che il settore è prospero e lungi dall’essere immobile. Posso solo consigliarvi di dare un’occhiata a tutti i bellissimi orologi usciti quest’anno. Con un numero così elevato, è molto probabile che ve ne sia sfuggito qualcuno. E chissà, magari potreste trovare il vostro prossimo orologio!
