25.06.2019
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Innovativi o folli? I materiali più insoliti in orologeria

di Tim Breining
Innovativi o folli? I materiali più insoliti in orologeria

Innovativi o folli? I materiali più insoliti in orologeria

In orologeria, l’acciaio non ha rivali per quanto riguarda il materiale delle casse. Le sue proprietà meccaniche ed il prezzo accessibile lo rendono la componente ideale per i nostri segnatempo. Per chi preferisce esclusività e raffinatezza, è meglio optare per metalli nobili e leghe come l’oro rosso, l’oro bianco e il platino. Il bronzo è riservato prevalentemente al mercato di nicchia degli amatissimi orologi da immersione vintage. Infine esistono marche che propongono soluzioni più inusuali, che includono la ceramica e i materiali compositi di natura fibrosa (es. il carbonio).

Sicuramente gli appassionati di orologi conoscono la maggior parte dei suddetti materiali. La ceramica colorata e il legno sono decisamente più rari e speciali. E poi ci sono i materiali davvero strani: il metallo di una nave affondata, la stoffa dei jeans e addirittura il formaggio! Una stravaganza che ha il suo perché. Di seguito abbiamo selezionato i materiali più insoliti in ambito orologiero.

Il denim di Hublot

Denim e orologi sono sicuramente una combinazione interessante se si pensa a cinturino e cassa. Ma cosa sarebbe Hublot senza l’originalità dei materiali che impiega? Ecco che infatti la marca ha deciso di dotare il Big Bang Jeans non solo di un cinturino, ma addirittura di un quadrante in denim! Sicuramente non è un orologio per i più nervosi, quelli che temono che la stoffa sotto al quadrante si sfilacci. D’altronde è un modello adatto a chi non si interessa di segnatempo dal look sobrio e minimalista.

Il grafene e Richard Mille

È difficile non incorrere in Richard Mille. È una marca presente sui polsi di sportivi e attori famosi, è un importante sponsor del mondo dei motori e vanta negozi e boutique esclusivi. Il nome è ormai programma nel mondo della musica pop: viene spesso citato insieme ad altri marchi famosi come Patek Philippe, Rolex e Audemars Piguet. Inutile sottolineare che Richard Mille non ama presentarsi nella classica veste di acciaio.

Richard Mille RM50-03 McLaren F1
Richard Mille RM50-03 McLaren F1Foto : Bert Buijsrogge

Nel 2010 i ricercatori dell’Università di Manchester hanno ricevuto il Premio Nobel per la fisica per aver approfondito gli studi sul grafene. Laddove nuovi materiali vengono resi disponibili, si può dare per scontato che verranno utilizzati in orologeria. Richard Mille è una delle aziende che si sono prese a cuore questo principio. La collaborazione tra la McLaren Applied Technologies, la North Thin Ply Technology (ditta specializzata in materiali di fabbricazione) e l’Università di Manchester ha portato alla luce il primo segnatempo in grafene high-tech: il modello RM50-03 McLaren F1. Il grafene è stato combinato con un composito fibroso per aumentarne la rigidità. Denominato Graph TPT, questo materiale innovativo si trova nella lunetta e in alcune componenti della cassa. Il risultato: un cronografo rattrapante di 40 grammi con tourbillon.

RJ e il relitto del Titanic

Se dovessimo parlare dei design più folli, RJ (un tempo Romain Jerome) avrebbe un posto fisso in ogni classifica, specie se pensiamo agli orologi che mostrano elementi curiosi come Donkey Kong, PAC-MAN, Hello Kitty o Space Invaders. Anche in fatto di materiali, questa manifattura ristrutturata nel 2018 ha alcune stranezze da offrire: la collezione Steampunk include orologi la cui lunetta è realizzata in metalli ricavati dal relitto del Titanic.

Dopo la fabbricazione, la lunetta viene fatta invecchiare artificialmente per evocare un look steampunk più autentico. Il quadrante è decorato in modo da richiamare l’elica di una nave. Anche se molti potrebbero considerarlo un orologio kitsch e di cattivo gusto, si tratta sicuramente di un modello fuori dal normale.

Certina e Rado in carburo di tungsteno

Il vetro zaffiro e i materiali antigraffio non sono più una rarità. Negli anni ’70 invece le cose erano diverse, per esempio quando Certina e Rado lanciarono il Diamaster. I modelli Diamaster erano reperibili con movimenti di vario tipo, che oltre all’automatico e al quarzo includevano l’ormai quasi dimenticato orologio a diapason. I quadranti erano solitamente decorati con il logo di entrambe le marche.

Tutte le versioni erano accomunate da una speciale cassa in carburo di tungsteno, prodotta tramite il processo di sinterizzazione. Con questa tecnica le materie prime, sotto forma di polvere, vengono “cotte” sotto pressione a temperature estreme per formare un pezzo solido. Il carburo di tungsteno si caratterizza per la sua enorme durezza e resistenza ai graffi. Chiunque si sia mai cimentato nel “fai da te” è probabilmente entrato in contatto con questo materiale, che si trova solitamente nei trapani o nelle fresatrici.

Nel 1976 Muhammad Ali ricevette un Diamaster mentre si trovava a Monaco di Baviera, come dimostrazione dell’eccellente robustezza di questo orologio.

Moser & Cie. e l’orologio al formaggio

Moser & Cie. è un marchio storico che è stato riportato in vita; non si può dire che i suoi trascorsi siano incentrati sulla fabbricazione di orologi. Tuttavia, anche grazie ad un forte contributo finanziario, la maison ha dato vita nel giro di pochi anni ad un’ampia gamma di prodotti che hanno contribuito all’attuale ottima reputazione in alta orologeria.

Moser ha recentemente fatto parlare di sé grazie ad orologi come l’Endeavour Perpetual Moon Concept, che possiede un quadrante in “Vantablack” ultranero. Anche complicazioni come la ripetizione minuti e il tourbillon fanno parte del repertorio di Moser.

Il lancio dello “Swiss Icons Watch” del 2018 è una provocazione tipica di questa manifattura: è un orologio che ha fatto scalpore perché combina in modo fantasioso elementi di design di numerose marche orologiere.

La presentazione del pezzo unico Swiss Mad Watch del 2017 è stata meno controversa. Questo orologio doveva sottolineare il limite dell’etichetta “Swiss Made”, che è lungi dal garantire una produzione al 100% all’interno dei confini elvetici. La cassa è una combinazione tra il composito itr2 (contenuto nei nanotubi di carbonio) ed un formaggio svizzero della marca Vacherin Mont-d’Or. Senza dubbio uno dei materiali più assurdi di questa lista.

Lo Swiss Mad Watch è stato venduto all’asta di Christie’s e la somma pagata è stata devoluta in beneficenza alla Fondation pour la culture horlogère Suisse .

H. Moser & Cie. Swiss Mad Watch
H. Moser & Cie. Swiss Mad WatchFoto : Bert Buijsrogge

L’acciaio? – Rolex, Damasko, Sinn e molti altri

Avevamo promesso di parlare soltanto di materiali insoliti. Perché allora abbiamo aggiunto l’acciaio a questa lista? In effetti il termine acciaio indica semplicemente un materiale composto da ferro e da una percentuale ben precisa di carbonio. Oltre alla lega 316L, quella utilizzata più spesso in orologeria e spesso definita “acciaio chirurgico”, esistono innumerevoli altri tipi di acciaio. Per concludere la lista vogliamo spezzare una lancia a favore di un materiale talvolta ingiustamente definito “noioso”.

Volete qualche esempio dall’ambito orologiero?

  • Per le sue casse, Rolex utilizza la lega 904L. Questo acciaio è più resistente alle corrosioni del 316L e permette un livello di rifinitura migliore. Allo stesso tempo è più difficile da lavorare, cosa che per Rolex non è un problema vista la sua elevata competenza in-house.
  • Damasko impiega gli acciai martensitici per quasi tutte le casse dei suoi modelli. Questi si distinguono per una robustezza ben superiore rispetto agli acciai non induriti. Non si tratta di un semplice rivestimento esterno, che è duro ma che può staccarsi: qui è l’intera cassa ad essere indurita.
  • Sinn ha in catalogo il modello U1, un orologio subacqueo in “acciaio di sottomarino”. Si tratta di un acciaio antimagnetico e completamente antiruggine. Sebbene la prima proprietà sia utile più che altro per il camuffamento subacqueo, la resistenza alla corrosione è un grande vantaggio, soprattutto se l’orologio viene esposto regolarmente all’acqua salata. Secondo le raccomandazioni dei costruttori, perfino gli orologi da sub in acciaio devono essere sciacquati dopo un’immersione in mare. Con l’U1, invece, non si corre alcun rischio.

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Tim Breining

Ho cominciato ad interessarmi di orologi più o meno nel 2014, durante i miei studi di ingegneria. Con il tempo, la curiosità iniziale si è trasformata in passione. Dato …

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