Nel 2022 i prezzi degli orologi hanno registrato un andamento piuttosto movimentato. Dopo anni di crescita vertiginosa, il segmento più alto del mercato orologiero sta sperimentando un ritorno alla realtà: i prezzi astronomici dei modelli più ricercati come il Rolex Daytona, il Patek Philippe Nautilus e l’Audemars Piguet Royal Oak stanno iniziando a tornare “terrestri”. I boom non durano per sempre e, per quanto si tratti di un mondo a sé, il settore del lusso non è comunque immune ai mercati mondali.
I fattori in gioco sono ben noti. Da un lato, i tassi di inflazione continuano a crescere in tutto il mondo, dall’altro, la guerra tra Ucraina e Russia non accenna a finire. Questi eventi hanno causato un effetto domino su altri indicatori di mercato, determinando una correzione dei prezzi degli orologi di secondo polso. Forse, però, il maggiore fattore di protezione per il settore è proprio la crescita pura e semplice degli ultimi anni. In linea generale i prezzi hanno subito una flessione rispetto a un anno fa, ma lo squilibrio persistente tra domanda e offerta indica che i profitti sono ancora alti.
Il mercato orologiero e l’inflazione
Nel 2022 noi appassionati di orologi abbiamo assistito a due tendenze principali: se le casse hanno visto diminuire i propri diametri, i prezzi di vendita al dettaglio sono aumentati. Ad ogni modo, tali incrementi non sono nemmeno lontanamente comparabili alle cifre stellari del mercato secondario, poiché dipendono più dall’aumento dei costi aziendali che dall’entusiasmo degli investitori.
Dopo l’annuncio della messa fuori produzione del Nautilus 5711 di Patek Philippe, su Chrono24 i prezzi di questo celebre segnatempo sono più che raddoppiati tra ottobre 2021 e febbraio 2022. Nel frattempo, i prezzi ufficiali di marche come Cartier, Omega, IWC e Rolex quest’anno sono aumentati del 4-7% circa. Zenith, manifattura facente capo al Gruppo francese del lusso LVMH, prevede di aumentare i prezzi del 4-5% per mantenere costante il rapporto tra costi di produzione e prezzi al dettaglio nel lungo periodo.
Rolex, la marca regina del mondo orologiero, ha aumentato i prezzi per ben due volte nel 2022, la seconda delle quali tra il 4% e il 7% (a seconda dei modelli). Questo non sembra aver portato a una diminuzione delle richieste nelle boutique: le persone fanno la fila ogni giorno per vedere i modelli esposti e iscriversi alle liste d’attesa. Prendiamo ad esempio il caso del Rolex Daytona 116500LN. Dal picco di marzo il suo valore è sceso del 25% circa diventando l’emblema del forte ribasso dei prezzi sul mercato secondario. Ad ogni modo, un esemplare in condizioni pari al nuovo costa in media ancora più del doppio del prezzo di vendita consigliato di 14.550 euro.
Non è chiaro quale sia realmente l’impatto dell’inflazione sulla produzione di orologi nelle varie manifatture. I produttori di orologi non amano fornire troppe informazioni, soprattutto quando si tratta di dati sulla produzione. Tuttavia, pare che Rolex abbia in progetto di costruire un nuovo stabilimento in Svizzera con un investimento stimato di 1 miliardo di franchi svizzeri.

Rolex e Omega: stabilità di fronte all’incertezza
Mentre il nome di Rolex conquista i titoli dei media internazionali come cartina di tornasole della crisi del mercato, uno dei suoi principali rivali, Omega, sta registrando un aumento costante del suo valore. Nonostante l’inflazione crescente, il valore degli Omega Speedmaster non registra cali e quello di molte referenze Seamaster sta addirittura aumentando sul mercato secondario, mese dopo mese. L’attuale Seamaster Diver 300 M (ref. 210.30.42.20.01.001), per esempio, ha registrato un incremento di valore del 9,9% rispetto a un anno fa.
Dopo il clamore suscitato dalla linea MoonSwatch, frutto della collaborazione con Swatch, Omega sta assistendo a un maggiore interesse nei suoi confronti. La scorsa primavera centinaia di acquirenti si sono messi in fila fuori dai negozi di tutto il mondo, nella speranza di portare a casa un esemplare degli undici modelli dedicati ai corpi celesti del sistema solare. A distanza di molti mesi la domanda non sembra calare e il MoonSwatch, nonostante o forse anche a causa del suo lancio caotico, ha prodotto una nuova schiera di estimatori. Per il settore sarà fondamentale attirare questi potenziali acquirenti facendoli diventare clienti abituali, anche per difendersi dalle fluttuazioni attuali e future del mercato.