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L’evoluzione dei modelli Grand Seiko

di Thomas Hendricks
22 gennaio 2025
4 minuti
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L’evoluzione dei modelli Grand Seiko

Considerando che ha fatto il suo debutto internazionale solo nel 2010, Grand Seiko si è fatta un nome in poco tempo, conquistando una vasta e crescente schiera di estimatori. Oltre a essere un’elevata espressione della visione di Seiko, il brand è anche il primo vero rivale giapponese delle Maison svizzere. L’evoluzione degli orologi Grand Seiko dimostra una progressione costante in termini di design, precisione e capacità. La marca è sinonimo sia di robusta praticità che di attenzione artigianale ai dettagli. Piccolo spoiler: è un esercizio di bellezza e di intenzione e, per molti versi, siamo solo all’inizio.

1960: Grand Seiko J14070

Grand Seiko J14070
Grand Seiko J14070

È qui che è iniziato tutto. Il J14070 è più vicino a un Patek Philippe Calatrava o a un Omega Seamaster della prim’ora che alle moderne proposte di Grand Seiko. Tuttavia, l’aura di lusso e l’attenzione ai dettagli sono chiaramente presenti fin dal primo giorno. Se state cercando un dress watch in oro massiccio con certificato di cronometro che sia un pezzo di storia dell’orologeria, questo è uno dei migliori affari sul mercato.

1967: Grand Seiko 44GS

Grand Seiko 44GS
Grand Seiko 44GS

Più tardi, negli anni ’60, Grand Seiko si allontana dalla tradizionale influenza svizzera e trova la sua strada. Il 44GS rappresenta la “Grammatica del Design” di Taro Tanaka, che da quel momento in poi definirà l’approccio di Grand Seiko all’estetica. La cassa del 44GS cattura la luce in modo spettacolare grazie alle sue superfici lucide e squadrate e rimane un classico del catalogo Grand Seiko.

1967: Grand Seiko 62GS

Grand Seiko 44GS
Grand Seiko 44GS

Accanto al 44GS, ricordiamo il 62GS che ha uno spirito simile, ma con linee più fluide. Per un tocco di idiosincrasia, nei primi modelli la corona è posizionata a ore quattro in modo da integrarsi meglio nella cassa. Se amate la Heritage Collection di Grand Seiko e i suoi quadranti con texture a “fiocco di neve”, dovete essere grati al 44GS e soprattutto al 62GS.

1969: Grand Seiko 61GS V.F.A.

Grand Seiko 61GS V.F.A.
Grand Seiko 61GS V.F.A.

Chiaramente Grand Seiko ha a cuore i design realizzati con cura, ma l’attenzione del brand per la precisione meccanica non è da meno. La marca produce movimenti in-house da molto prima che diventasse una parola d’ordine negli orologi, con il 61GS V.F.A che è il primo orologio meccanico ad altissima precisione di Grand Seiko. L’acronimo sta per “Very Fine Adjusted” e in effetti tali calibri sono molto precisi con uno scarto di appena +/- 3 secondi al giorno.

1988: Grand Seiko 95GS

Grand Seiko 95GS
Grand Seiko 95GS

Passiamo da un orologio preciso all’altro con il Grand Seiko 95GS, il primo Grand Seiko al quarzo con una precisione di +/- 10 secondi all’anno. Per il 95GS Grand Seiko ha prodotto un totale di nove referenze, realizzando internamente ogni singolo componente. Tra questi anche i cristalli di quarzo del movimento che vengono coltivati negli stabilimenti Seiko.

1998: Grand Seiko 9S5

Grand Seiko 9S5
Grand Seiko 9S5

Con il Calibro 9S, Grand Seiko getta le basi per i suoi futuri movimenti automatici. Il calibro batte a una frequenza standard di 28.800 A/h, ma con una precisione superiore alla media (nonché allo standard COSC) di +5/-3 secondi al giorno, per un’autonomia di 50 ore.

2002: Grand Seiko 9S56

Grand Seiko 9S56
Grand Seiko 9S56

A questo punto della storia, gli orologi Grand Seiko sono ancora un’esclusiva del mercato giapponese. Ciò, tuttavia, non ha dissuaso il brand dal realizzare un orologio GMT per la sua clientela di giramondo. Il 9S56 risulta allo stesso tempo moderno e vintage, e sposa i principi di design consolidati di Grand Seiko in una complicazione nuova per il brand.

2004: Grand Seiko 9R6

Grand Seiko 9R6
Grand Seiko 9R6

Il 9R6 inaugura una nuova era per Grand Seiko introducendo il caratteristico movimento Spring Drive. Lo Spring Drive coniuga il meglio dei movimenti meccanici con la precisione dei calibri al quarzo, regolando elettronicamente la potenza erogata da uno scappamento tradizionale per una precisione notevolmente migliorata. Questa combinazione rende la lancetta dei secondi meravigliosamente fluida e rappresenta la ricerca del progresso orologiero di Grand Seiko.

2007: Grand Seiko 9R8

Grand Seiko 9R8
Grand Seiko 9R8

Impegnativo, ingombrante e audace, il 9R8 è un modo decisamente sportivo per presentare il primo cronografo Spring Drive di Grand Seiko. Probabilmente a saltare all’occhio sono gli evidenti pulsanti avvitati del cronografo. Ma poi si nota subito che oltre che del cronografo Spring Drive, l’orologio dispone anche della finestrella della data e della complicazione GMT, diventando un modello estremamente funzionale.

2022: Grand Seiko Kodo Constant-Force Tourbillon SLGT003

Grand Seiko Kodo Constant-Force Tourbillon SLGT003
Grand Seiko Kodo Constant-Force Tourbillon SLGT003

E arriviamo così all’attuale apice del savoire-faire orologiero di Grand Seiko. Il Kodo Constant-Force Tourbillon SLGT003 è il primo esempio di tourbillon e meccanismo a forza costante in un’unica unità su un unico asse. L’orologio scheletrato è splendidamente realizzato in platino e titanio, con un uso drammatico dello spazio negativo all’interno del movimento. Il Kodo dimostra che Grand Seiko non si limita a tenere il passo con le sue controparti svizzere, ma fa anche progredire l’intero settore in modo impressionante.

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Sull'autore

Thomas Hendricks

Thomas Hendricks

Non sono cresciuto con la passione per gli orologi, ma dopo la mia laurea ho iniziato a lavorare per la rivista online Watchonista come autore e specialista di marketing. In modo semi scherzoso i miei colleghi mi hanno detto: "Benvenuto nel mondo degli orologi, da cui nessuno va più via!" Ora lavoro da Chrono24 come consulente privato e aiuto le persone a trovare l'orologio perfetto per i momenti più importanti della loro vita.

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