05/26/2017
 3 minuti

L’orologeria indipendente

di Christopher Beccan
Laurent Ferrier Gallet Traveller Blue Dial
Laurent Ferrier Galet Traveller con quadrante blu, Foto: Bexsonn

Ci sono occasioni in cui l’industria orologiera diventa un mondo strano e allo stesso tempo meraviglioso. Sembra diventare sempre più numeroso il gruppo di collezionisti alla ricerca di sublimi modelli prodotti da marche orologiere indipendenti. E sicuramente c’è un ottimo motivo dietro questa tendenza. Esistono infatti numerosi produttori di orologi in mano ad aziende come il Gruppo Richemont, per es. IWC e Jaeger-LeCoultre, o del Gruppo Swatch, per es. Omega e Breguet, per menzionarne solo un paio. Ci sono poi marchi influenti che non appartengono a nessun conglomerato, come Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet o Breitling. Quest’ultimi potrebbero quindi fungere da eccezione e qualificarsi come marchi di orologi indipendenti, ma il numero di segnatempo che esce dalle loro officine è semplicemente troppo elevato per farli rientrare in questa categoria.

Secondo me esistono diversi tipi di marchi autonomi. Ci sono quelli che realizzano il design di un segnatempo e poi si rivolgono ai loro amici, come Max Busser, che è molto trasparente riguardo al ruolo che ognuno ha e che reputo un approccio molto lodabile nell’ambito della produzione di orologi. Sono un grande ammiratore dei loro Horological Machines e Legacy Machines. Ci sono poi quelli che adottano lo stesso principio ma che ricorrono a movimenti ETA o Dubois Depraz. Apportando diverse modifiche e aggiungendo rifiniture proprie, trasformano questi calibri per renderli adatti alle esigenze ed al design dei loro segnatempo. A mio avviso non c’è nulla da ridire e in molti casi questo metodo contribuisce alla fabbricazione indipendente di orologi più accessibili. Ma non sempre questo corrisponde a verità.

F.P. Journe Octa Reserve de Marche

F.P. Journe Octa Reserve de Marche

Esistono inoltre marchi indipendenti come Moser & Cie e F.P. Journe che fabbricano i propri movimenti su larga scala, sebbene non così larga come si potrebbe pensare. Prendiamo come esempio gli orologi e i movimenti prodotti da F.P. Journe, come il Chronometre Souverain. Questo calibro è dotato di un cosiddetto “remontoir d’égalité”, vale a dire di una piccola ruota che crea forza costante applicata allo scappamento per renderlo più stabile; inoltre immagazzina e rilascia l’energia per ridurre le fluttuazioni del trasferimento di forza. Per giunta è animato da uno scappamento Bi-Axial High-Performance e dal meccanismo dei secondi morti. Essere l’ideatore di tali progressi tecnologici non va affatto sottovalutato, nemmeno se si è un grande produttore. Ma vedere un marchio come F.P. Journe come autore di una tecnologia tale rappresenta per me la vera essenza dell’orologeria autonoma.

Esiste un gruppo di élite di marchi indipendenti formato da Roger Smith, Philippe Dufour e ovviamente Laurent Ferrier – e oserei aggiungere F.P. Journe a questa categoria. Sono loro a dare vita alle più belle opere d’arte orologiera. Prendiamo per esempio un capolavoro di Laurent Ferrier: il Galet Traveller. È semplice e discreto, ma proviene da un produttore che ha davvero tanta classe da vendere. Sono convinto che siano questi artigiani autonomi coloro che esplorano i confini dell’orologeria, sempre però attenti a rendere i meccanismi tali da essere utilizzabili e riparabili anche in futuro. Da un lato si dedicano all’ideazione di segnatempo estremamente delicati e animati da movimenti assai affidabili, dall’altro rimangono fedeli alla tradizione orologiera, impiegando il minor numero di macchinari possibile e quindi rispettando il buon vecchio principio del “fatto a mano”.

Questi orologi sono apprezzati più che mai ed attirano l’attenzione dei collezionisti. La parola chiave è proprio “apprezzare” e ciò che contraddistingue il pubblico dei collezionisti è la loro capacità nel riconoscere una tendenza. Molti di loro sono infatti già in possesso di segnatempo provenienti da grandi marchi e quello che bramano adesso non è più solamente un modello nuovo. Vogliono che i produttori prendano in considerazione i loro desideri quando sviluppano un nuovo prodotto e sembrerebbe che i marchi indipendenti abbiano capito questa esigenza.

F.P. Journe

F.P. Journe, Foto: Bexsonn


Sull'autore

Christopher Beccan

Christopher Beccan è il fondatore della rivista online "Bexsonn" dove scrive regolarmente articoli sulle sue due passioni: orologi eccezionali e whisky. È possibile …

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