Se gli orologi meccanici sono un tema nuovo per voi, probabilmente scoprirete presto che la terminologia usata in questo settore può trarre in inganno. Alcune parole sembrano diverse ma in fondo si riferiscono alla stessa cosa, mentre altre che pensiamo siano quasi interscambiabili sono completamente differenti.
Un ottimo esempio di quest’ultimo caso sono i termini cronografo e cronometro, un vero rompicapo che rende il tutto ancora più confuso: infatti, un cronografo può essere un cronometro e viceversa. Per aiutarvi a dissipare i dubbi, di seguito vi spiegheremo questi due termini in modo semplice e chiaro, apportando alcuni esempi.
Le definizioni semplici sono il miglior modo per iniziare.
Cronografo

La prima cosa da capire è che un cronografo non è un orologio di per sé. Un cronografo è una funzionalità aggiuntiva (definita “complicazione” nel mondo degli orologi meccanici) presente in un orologio che indica ore, minuti e secondi. In questo caso, la funzione serve a misurare ed indicare il tempo trascorso in un periodo definito. Probabilmente è ciò che voi conoscete con il nome di cronometro.
Con un cronografo è possibile avviare, arrestare ed azzerare almeno una lancetta a proprio piacimento, per misurare i tempi con la precisione di un quinto, un decimo o addirittura un centesimo di secondo. Nonostante i quadranti degli orologi con funzione cronografo possano variare, normalmente sono presenti due contatori per i minuti e le ore (normalmente 30 minuti e 12 ore), che totalizzano il numero di giri compiuti dalla lancetta centrale del cronografo (che misura i secondi).
Un classico esempio di cronografo semplice è l’Omega Speedmaster Professional. Esistono diverse varianti di questo modello, ma la maggior parte dei quadranti presenta il design di base 3-6-9. Il contatore dei 30 minuti si trova alle 3, quello delle 12 ore alle 6 e quello dei piccoli secondi alle 9. Sono presenti due pulsanti, uno sopra ed uno sotto la corona, che è posizionata sul lato della cassa. Il pulsante superiore arresta ed avvia il meccanismo del cronografo, mentre quello inferiore azzera tutti gli indicatori.

Quello descritto è un cronografo semplice. Ci sono anche varianti più complesse, come quella monopulsante che utilizza un solo pulsante per arrestare, avviare ed azzerare il cronografo, proprio come suggerisce il nome stesso. Un cronografo rattrapante, o sdoppiante, vi permette di cronometrare eventi che iniziano nello stesso momento ma non finiscono contemporaneamente. Tutto ciò è reso possibile dalle due lancette del cronografo, la seconda delle quali è chiamata sdoppiante, che si muovono in modo sincronizzato ma possono essere arrestate separatamente (sdoppiate) per misurare un tempo intermedio. Una volta visualizzato il tempo, si può premere nuovamente il pulsante destro, che permette alla lancetta sdoppiante di sincronizzarsi immediatamente con quella del cronografo. Infine, con la funzione flyback è possibile azzerare all’istante la lancetta del cronografo e riavviarla premendo nuovamente il pulsante del cronografo.
Cronometro

Un cronometro non è una complicazione o una funzione aggiuntiva di un orologio, nonostante sembri esserlo. “Cronometro” è un termine usato per definire un orologio ad alta precisione con un contatore dei piccoli secondi, la cui affidabilità di movimento è stata controllata per diversi giorni in posizioni e temperature differenti. Solamente i meccanismi che soddisfano i criteri di precisione della norma ISO 3159, o di una equivalente, ricevono il certificato ufficiale di cronometro.
L’ente di certificazione svizzero è chiamato Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres, ma è comunemente noto come COSC. Per questo, un cronometro certificato COSC è sinonimo di un orologio il cui movimento privo di cassa ha dimostrato precisione e resistenza per più di quindici giorni in una delle strutture ufficiali del COSC. Tutti gli orologi vengono testati in cinque posizioni ed esposti a cinque temperature, per dimostrare una precisione di -4/+6 secondi al giorno.
Alcune manifatture hanno portato il concetto di certificazione di cronometro ad un livello superiore. Probabilmente Rolex è una delle più famose: l’azienda ha infatti sviluppato la propria certificazione, chiamata Cronometro Superlativo. Un movimento di Rolex con questa denominazione non solo dispone del certificato di cronometro svizzero conferito dal COSC, ma viene controllato da Rolex una seconda volta (dopo l’inserimento nella cassa) mediante una tecnologia sviluppata appositamente. Un Cronometro Superlativo Rolex offre quindi una precisione di -2/+2 secondi al giorno.

Non dovrebbe sorprendervi che anche il Rolex Cosmograph Daytona, probabilmente uno degli orologi meccanici con cronografo più famosi ed ambiti al mondo, sia un cronometro certificato. Dal punto di vista tecnico si tratta di un Cronometro Superlativo certificato. Oltre a Rolex, il Panerai Mare Nostrum 42 mm PAM00716 è un esempio di cronografo con certificato di cronometro, proprio come lo è il nuovo Breitling Navitimer 8 B01.
Alcuni puristi si sono spinti oltre affermando che la precisione dei tempi misurati può essere garantita solo se il cronografo ha soddisfatto i criteri richiesti per la denominazione “cronometro”. Tuttavia solo circa il 3% degli orologi svizzeri prodotti in un anno riceve la certificazione del COSC ed i cronografi costituiscono una percentuale ancora più piccola. Qualunque sia la vostra opinione, da ora potrete spiegare con sicurezza la differenza tra un cronografo ed un cronometro.
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