16.11.2017
 3 minuti

Tesori vintage: il Breitling Top Time

di Christopher Beccan
Tesori vintage: il Breitling Top Time
Tesori vintage: il Breitling Top Time

Che siate appassionati di questo marchio o no, sicuramente avrete già sentito parlare dei modelli Breitling Navitimer, Cosmonaute e Chronomat. Esiste tuttavia un altro modello che fino a poco tempo fa passava inosservato tra le fila dei collezionisti di orologi vintage. Breitling Top Time è il nome di un cronografo da polso destinato a professionisti che competono negli sport motoristici o che siedono nelle cabine di pilotaggio degli aerei.

Introdotto agli inizi degli anni ’60, il Breitling Top Time doveva colmare una lacuna del mercato. Il suo scopo principale tuttavia era quello di fungere da cronografo di prima fascia, poiché più accessibile di grandi nomi come Navitimer, Cosmonaute e Chronomat.

Varianti del Top Time

Il Top Time era destinato quindi ad un target ben preciso, ovvero ai giovani adulti. Breitling lo presentò come cronografo perfetto per uno stile di vita attivo e come “cruscotto da polso”. Oltre alla sua sportività, il modello era apprezzato anche per i suoi tratti eleganti.

La maggior parte dei modelli Top Time offriva diverse varianti per il quadrante. Esistevano circa sette combinazioni, che prevedevano le colorazioni solo nero, solo argento, bianco e nero (panda e panda invertito). La disposizione dei sotto-quadranti era bicompax, con indicazione dei 60 secondi e dei 30/45 minuti, oppure tricompax, con indicazione dei 60 secondi, dei 30 minuti e delle 12 ore. Breitling aveva posizionato il proprio logo a ore 12, insieme alle scritte “Breitling” e “Geneve”, e la scritta “Top Time” a ore 6. Quest’ultima venne però rimossa dalle referenze con i numeri 815 e 814. Tutte le varianti dispongono di scala tachimetrica.

Breitling Top Time
Breitling Top Time

La cassa del modello Top Time era articolata solo in due varianti: classica cassa rotonda con anse prolungate oppure cassa a forma di cuscino, particolarmente in voga negli anni ’70. La scelta del materiale era più interessante ed includeva l’acciaio inox, l’oro 18 carati o il metallo placcato oro. Le misure variavano da 35 mm a circa 40 mm.

A seconda del periodo, il vetro del Top Time è stato in plexiglas o in cristallo acrilico bombato; esso era privo di lunetta, poiché la scala tachimetrica era inclusa nel quadrante. Le uniche eccezioni sono le referenze 1765 e 7656, che non solo dispongono di scala esterna ma presentano inoltre un’estetica del tutto diversa dagli altri modelli Top Time.

Movimenti

Nel corso della sua produzione, Breitling ha utilizzato una serie di movimenti di produttori terzi per animare il Top Time. I calibri provenivano dalle fabbriche di Venus e Valjoux ed includevano le varianti Venus 178 (utilizzato anche nei primi Navitimer e Cosmonaute), Venus 188, Valjoux 7730, Valjoux 7733 e Valjoux 7736. Erano tutti movimenti cronografici manuali e la maggior parte (eccetto il Venus 178) era dotata di un sistema a camme al posto della ruota a colonna.

I movimenti Venus venivano utilizzati nei primi modelli, mentre i calibri Valjoux in quelli più recenti. È importante sottolineare che l’azienda Valjoux ha acquistato la Venus quando quest’ultima si trovava in difficoltà finanziarie. In un certo senso è quindi vero che le differenti versioni del Top Time sono tutte animate dallo stesso movimento.

Cultura popolare

James Bond Breitling Top Time, Image Danjaq LLC, Sony Pictures Entertainment
James Bond con un Breitling Top Time modificato, Foto: Danjaq LLC, Sony Pictures Entertainment

Il Top Time, come molti orologi dell’epoca, era parte della cultura popolare. L’orologio è visibile al polso dell’attore Sean Connery, alias James Bond, nel film del 1965 “Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono)”. L’agente britannico indossa in questo film una versione modificata del Breitling Top Time ref. 2002, provvista di contatore Geiger.

Siccome l’orologio era dedicato agli sportivi, non desta stupore il fatto che lo sciatore olimpionico Jean-Claude Killy indossasse un Breitling Top Time ref. 1765. Ecco perché l’orologio porta il soprannome “Jean-Claude Killly”. Si dice che Killy abbia indossato l’orologio prima, durante e dopo le Olimpiadi del 1968.

Conclusione

I modelli vintage di Breitling hanno fatto molto scalpore ultimamente. Nel 2017 Georges Kern ha preso in mano le redini dell’azienda, motivo in più per credere al futuro di questo marchio. In passato, i Breitling vintage passavano perlopiù inosservati dai collezionisti.

Io stesso ritengo che il Breitling Top Time sia un orologio dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Il design semplice, ordinato e sportivo lo rende un modello particolarmente accattivante; e non abbiamo nemmeno menzionato il ruolo che rivestì al polso dei personaggi più famosi del passato.

Altre informazioni sugli orologi vintage:

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Sull'autore

Christopher Beccan

Christopher Beccan è il fondatore della rivista online "Bexsonn" dove scrive regolarmente articoli sulle sue due passioni: orologi eccezionali e whisky. È possibile …

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