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Tre anni di Tudor Black Bay Pro: la mia recensione

di Jorg Weppelink
24 aprile 2025
5 minuti
Black Bay Pro kv (1)

Tre anni di Tudor Black Bay Pro: la mia recensione

Tre anni fa, in occasione di Watches and Wonders 2022, Tudor ha presentato il Black Bay Pro e il Black Bay GMT S&G: due modelli che hanno fatto parlare molto di loro. Entrambi traggono ispirazione da due vere icone vintage dell’illustre passato di Rolex. Se il Tudor Black Bay GMT S&G ricorda il leggendario Rolex GMT-Master “Tiger Eye”, il Black Bay Pro è fortemente ispirato alla prima generazione del Rolex Explorer II ref. 1655, altrimenti noto come “Freccione”. Tudor ha calcato troppo la mano nel rievocare i tratti stilistici di Rolex?

Il Rolex Explorer II ref. 1655.
L’icona che ha ispirato il Tudor Black Bay Pro: il Rolex Explorer II ref. 1655.

Il Black Bay Pro si è rivelato un modello controverso fin dall’inizio

Sin dal loro lancio questi due segnatempo hanno diviso gli animi. Se da una parte i giovani appassionati hanno accolto con entusiasmo le nuove proposte GMT della linea Black Bay, molti collezionisti di vecchia data hanno espresso delle riserve per il timore che Tudor tornasse a ricalcare i vecchi tempi, quando il marchio creava orologi con design e componenti presi direttamente dalla collezione Rolex. È un’immagine che la manifattura sta cercando di scrollarsi di dosso sin dalla sua operazione di restyling avviata nel 2012, quando ha iniziato a trarre ispirazione dalle proprie creazioni del passato. La mia opinione in merito? Da grande fan di questi due Rolex vintage, devo ammettere che all’inizio sono rimasto un po’ deluso. Per di più, il Black Bay GMT S&G non è affatto all’altezza del famoso “Tiger Eye”, ma con il Black Bay Pro la sensazione era diversa. Se da anni adoro l’Explorer II ref. 1655 non posso dire lo stesso dei prezzi dei modelli di secondo polso. Le richieste partono da 25.000 euro (somme che non metterò mai sul tavolo per un orologio). In questo senso questa proposta ispirata al Freccione rappresenta un’interessante alternativa più accessibile.

Come è diventato un vero Tudor

Il Tudor Black Bay Pro.
Il Tudor Black Bay Pro.

Gli esperti di casa Tudor hanno saputo aggiornare con successo il design, donandogli una vera identità Tudor. A questo si aggiunge anche un altro grande vantaggio che il Black Bay Pro ha rispetto all’Explorer II ref. 1655, ovvero la leggibilità. Il quadrante Rolex integra sia la scala dei minuti per leggere l’ora che la scala delle 24 ore per la funzione GMT sul bordo esterno. Questo rende il quadrante della referenza 1655 poco intuitivo da leggere. Per quanto ritengo che sia una parte importante del suo fascino, in termini di praticità quotidiana, il Tudor offre una leggibilità superiore grazie agli indici luminosi e alle lancette Snowflake. Come sempre, il vero test è stato indossare l’orologio al polso. Poco dopo Watches and Wonders ho avuto la fortuna di potrelo provare per la prima volta e devo ammettere che la presenza al polso mi ha subito conquistato, spazzando via anche le preoccupazioni riguardo allo spessore della cassa. Il Tudor Black Bay Pro ha una cassa di 39 mm di diametro e 14,6 mm di spessore. La distanza tra le anse (lug to lug) misura 47 mm. Risulta visivamente imponente per via della cassa relativamente spessa e dei fianchi della cassa lucidati a specchio. Ciononostante in realtà ha un’ottima vestibilità. Certo, io non sono esile di corporatura, quindi l’effetto su di me non è così drastico quando indosso l’orologio.

Finalmente sono riuscito a mettere le mani sul Tudor Black Bay Pro

Dopo queste prime impressioni, ho provato l’orologio in altre occasioni e ogni volta ho avuto la sensazione che fosse il compagno di polso giusto per me. Quando finalmente sono riuscito a mettere le mani su questo modello, mi è sembrato quasi familiare. Nei primi giorni ero molto preso e continuavo ad ammirarlo diverse volte al giorno. Dopo quella sensazione iniziale di stupore, l’orologio è diventato rapidamente “il mio orologio”. Le persone intorno a me mi hanno detto in più occasioni quanto stia bene al mio polso ed è così ogni volta che lo indosso. Uno degli aspetti che mi ha colpito fin da subito è stato il movimento. Il Black Bay Pro è animato dal calibro di manifattura MT5652 certificato COSC. Si tratta di un movimento automatico GMT di tipo “flyer” che offre 70 ore di riserva di carica. In realtà è stato il mio primo GMT con funzione “flyer”, dopo averne posseduti diversi di tipo “caller”. Questo movimento GMT è decisamente più pratico del tipo caller che permette solamente di regolare in modo indipendente la lancetta GMT delle 24 ore per visualizzare l’ora di casa. Questo significa che se viaggi regolarmente spostandoti da un fuso orario all’altro, ogni volta devi impostare l’ora locale del luogo in cui ti trovi per poter poi regolare l’ora di casa. Con il Black Bay Pro, per adattarsi ai cambi di fuso orario basta semplicemente spostare la lancetta centrale delle ore sull’ora locale e il gioco è fatto. È questo che lo rende il mio orologio da viaggio ideale.

La qualità costruttiva è davvero ottima

Inoltre, se si estrae la corona e la si ruota per spostare le lancette, si percepisce la fattura di alto livello. Questo vale per tutto l’orologio. Tudor produce splendidi orologi nella fascia intorno 5.000 euro, che sono davvero difficili da battere in termini qualitativi. La sua estetica funzionale lo rende ideale per l’uso quotidiano. Lo si può indossare tutti i giorni senza il timore di rovinarlo. Personalmente sono un tipo da bracciale, quindi preferisco indossare il Black Bay Pro con il suo bracciale con finte rivettature piuttosto che con i cinturini, sebbene anche Tudor li proponga. Ho anche provato a sostituire il bracciale Tudor con tre diverse proposte aftermarket di Forstner, tra cui un bracciale in stile Oyster senza finte rivettature. Da diverso tempo indosso l’orologio con questo bracciale perché preferisco un look più sobrio e l’orologio continua ad avere un aspetto autentico. Alla fine, però, tornerò sicuramente al bracciale originale Tudor, che è decisamente superiore in termini di qualità.

Pregi e difetti del Tudor Black Bay Pro

Nel complesso sono rimasto colpito dal Tudor Black Bay Pro. Si è rivelato l’orologio perfetto per me. Ciò che mi ha sorpreso positivamente è la facilità di indossarlo quotidianamente. È un orologio super solido che si adatta perfettamente al mio polso. Inoltre, il fatto che sia completamente in acciaio inossidabile mi permette di non dovermi preoccupare mai che le parti si graffino o si ammacchino. E qualora dovesse capitare so che fanno parte della storia del mio orologio. L’unico aspetto meno convincente resta quello delle proporzioni del Black Bay Pro. La cassa risulta decisamente massiccia e questo potrebbe creare problemi alle persone con polsi più piccoli che potrebbero trovarla troppo ingombrante. Inoltre, la cassa massiccia si bilancia meno bene su un polso più piccolo e, di conseguenza, ha meno equilibrio. Fortunatamente non ho questo problema, ma col tempo ho anche sperato nell’arrivo di un successore più sottile. Questo migliorerebbe il comfort generale e i fianchi della cassa non sembrerebbero più delle ripide scogliere.

Tre anni di Tudor Black Bay Pro: le mie considerazioni finali

Sappiamo che Tudor ha le carte in regola per farlo. Lo ha già dimostrato lo scorso anno con il lancio del Black Bay 58 GMT: un orologio con secondo fuso orario che è più sottile di quasi 2 mm. Si tratta di un risultato davvero notevole. È quindi lecito sperare in un Tudor Black Bay Pro più sottile. Fino ad allora, il primo modello resterà il mio compagno di polso quotidiano, quanto meno per il prossimo futuro. Amo molto questo modello e non me ne separerò facilmente. Con un prezzo di listino di 4.400 euro, a mio avviso è la scelta più interessante attualmente disponibile nella categoria dei GMT accessibili. Su Chrono24 potete trovarlo di secondo polso a prezzi compresi tra i 2.500 e i 3.500 euro. Per quello che il Tudor Black Bay Pro ha da offrire, è la scelta attualmente più valida in circolazione a questo prezzo.

Sull'autore

Jorg Weppelink

Jorg Weppelink

Ciao, sono Jorg e scrivo articoli per Chrono24 dal 2016. La mia collaborazione con Chrono24 è però iniziata prima, dato che ho cominciato ad appassionarmi di orologi …

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