Un orologio sportivo di lusso con lunetta ottagonale, bracciale integrato e completamente in acciaio inox: quando nel 1972 Audemars Piguet presentò la prima versione (ref. 5402) del Royal Oak, il settore orologiero rimase a bocca aperta. Infatti, 50 anni fa gli orologi di lusso più pregiati erano unicamente in oro o platino, mentre l’acciaio inox era considerato un materiale di serie B. A causa delle 8 viti che AP aveva inserito nella spigolosa lunetta, i fan paragonarono il design a quello di un oblò. Non solo: le notevoli dimensioni di 42 mm, inusuali per l’epoca, valsero al Royal Oak il soprannome di “The Beast”, la bestia.
Questo look fino ad oggi è stato uno dei marchi di fabbrica del Royal Oak e un tratto distintivo rispetto agli altri segnatempo. Come molti di voi sapranno, le sembianze uniche del Royal Oak furono concepite dal designer Gérald Genta, scomparso nel 2011. Secondo quanto affermato da Genta stesso, nel 1971 egli progettò l’orologio nell’arco di una notte su incarico di AP, poco prima della fiera campionaria di Basilea (poi rinominata Baselworld). Altri colpi di genio scaturiti dalla matita di Genta sono il Patek Philippe Nautilus, il Rolex King Midas e l’Ingenieur di IWC. Questo come breve introduzione alla storia del Royal Oak.
Nell’ultimo mezzo secolo Audemars Piguet ha prodotto innumerevoli varianti del Royal Oak, in tutti i materiali e le dimensioni immaginabili. Una delle referenze più esotiche è il Royal Oak 25572BA, anche conosciuto come “The Owl”, il gufo.
Eleganza classica con funzione day-date
La referenza 25572BA “The Owl”, apparsa sul mercato agli inizi degli anni ’80, è relativamente rara. Si tratta di una versione del Royal Oak decisamente particolare. A risaltare è innanzitutto il quadrante, con i due totalizzatori a ore 3 e 9 che ricordano, appunto, gli occhi di un gufo. Il fatto che l’orologio non sia un cronografo risulta chiaro dall’assenza della lancetta dei secondi cronografici. Inoltre la referenza 25572BA non possiede i tipici pulsanti delle funzioni cronografiche. Ad uno sguardo più attento si può notare che questo Royal Oak è dotato dell’indicazione di giorno e ora. Mentre il giorno settimanale viene mostrato a ore 9, la data compare a ore 3. Il quadrante è di un piacevole color beige e presenta il motivo “petite tapisserie” che ancora oggi caratterizza il Royal Oak.
La cassa della referenza 25572BA misura soli 36 mm: potrebbe quindi sembrare piccola rispetto al modello corrispondente in acciaio inox, che ha un diametro di 42 mm. Nonostante ciò, il bracciale integrato fa sì che il Royal Oak risulti più grande rispetto alle sue dimensioni reali. La manifattura ha realizzato sia la cassa che il bracciale del “gufo” in oro giallo 18 carati.
Le misure e il materiale strizzano l’occhio alla clientela tradizionalista degli anni ’80, la quale riteneva impossibile che un orologio di lusso potesse avere dimensioni massicce e per di più essere in acciaio inox. Con la funzione day-date, Audemars Piguet offriva inoltre un segnatempo dal profilo funzionale che faceva concorrenza al popolarissimo Rolex Day-Date. La manifattura ha prodotto la referenza 25572BA fino a metà degli anni ’90.
All’interno del “gufo” è custodito il calibro automatico 2124/2810 di Audemars Piguet. Questo movimento con 38 rubini si basa sul Jaeger-LeCoultre 900 e offre un’autonomia di circa 40 ore. Il calibro si distingue per un rotore in oro giallo 21 carati e per la decorazione con motivo Côtes de Genève.