Se siete appassionati di orologi di alta gamma sicuramente saprete che, alla recente edizione digitale 2021 di Watches and Wonders, tantissimi brand hanno presentato le loro ultime novità. Tra questi troviamo anche Patek Philippe, che ha lanciato diversi modelli interessanti. Nel nostro articolo vi presentiamo gli highlight di questa manifattura di lusso ginevrina.
Patek Philippe Nautilus 5711/1A con quadrante verde oliva
Fin dall’annuncio di Patek di voler mandare in pensione l’iconica referenza 5711/1A, si sono susseguite diverse voci sulla chiusura della produzione con un’edizione speciale in acciaio inox. Dopo che il popolarissimo Nautilus dal quadrante blu è stato ufficialmente messo fuori produzione, le speculazioni si sono concentrate sul colore dell’ultima edizione. In tanti hanno (giustamente) puntato su una tonalità di verde, in linea con i trend più recenti nel settore. E infatti il nuovo Nautilus 5711/1A ha un quadrante verde oliva. Ad eccezione del colore tutto il resto è rimasto fedele all’originale. È interessante il fatto che l’orologio non sia a tiratura limitata ma ora in tanti si chiedono per quanto tempo resterà nella collezione.
Patek Philippe Calatrava “Clous de Paris” 6119 a carica manuale
Impossibile parlare di orologi eleganti senza menzionare il celebre Calatrava di Patek Philippe. La collezione Calatrava è l’emblema di un’eredità. Quest’anno Patek ci ha dimostrato come questa linea, lanciata nel 1932, sia in grado di resistere al tempo e alle mode presentando la nuova referenza 6119. Più che una novità si tratta di un’evoluzione della referenza 5119 uscita nel 2006 (a sua volta preceduta dalla ref. 3919 del 1985). Tra i suoi tratti distintivi troviamo naturalmente la lunetta guilloché Clous de Paris e il sotto-quadrante dei piccoli secondi. La cassa, disponibile in oro bianco e oro rosa, ha un diametro di 39 mm e solo 8,1 mm di spessore: le dimensioni ideali per un dress watch. All’interno troviamo un calibro 30‑255 PS a carica manuale perfettamente rifinito con una riserva di carica di 65 ore.
Patek Philippe Annual Calendar 4947A
Si tratta di una delle proposte più interessanti lanciate da Patek Philippe, sebbene le dimensioni della cassa certamente divideranno gli animi. La prima cosa da sapere è che Patek ha inventato la complicazione del calendario annuale nel 1996 e, rarissime eccezioni a parte, è stata sempre abbinata a casse realizzate in metalli preziosi. La nuova referenza 4947A ha una cassa in acciaio in stile Calatrava dalle dimensioni di 38 x 11 mm, un elegante quadrante blu arricchito da una finitura ad effetto “shantung” e, naturalmente, un calendario annuale con indicatore delle fasi lunari. Sia la cassa che il bracciale integrato a cinque file sono interamente lucidati e molto lucenti – aspetto che potrebbe non piacere ad alcuni – proprio come le dimensioni ridotte della cassa. Ad ogni modo, si tratta di un orologio davvero interessante e complicato, adatto a tutti e sicuramente sarà un modello molto apprezzato nella collezione di Patek Philippe.
Patek Philippe In-line Perpetual Calendar 5236P
Ogni anno tra le uscite di Patek Philippe c’è sempre un orologio incredibilmente complicato che però non sempre riceve le meritate attenzioni. Questo è sicuramente il caso della nuova referenza 5236P. A prima vista, questo modello può apparire semplice: il quadrante è pulito, è facile da leggere e ha un’estetica molto gradevole. Ed è propria questa l’essenza della maestria di Patek Philippe. Con una cassa in platino 950 dalle misure non troppo vistose di 41.3 x 11.07 mm, questo segnatempo vanta un’inedita visualizzazione in linea che presenta su un’unica riga tutte le indicazioni del calendario. Sembra così ovvio e intuitivo da leggere ma per realizzarlo ci vogliono ben quattro dischi non sovrapposti e un movimento nuovo di zecca oggetto di tre brevetti. Il design è ispirato agli orologi da taschino vintage di Patek Philippe che però godevano di casse e quadranti ben più grandi. Il fatto che il brand sia stato in grado di trasporre tutto questo in un orologio da polso comodo da indossare e ben leggibile è un traguardo di tutto rispetto.
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