Invece di condividere i suoi pensieri sulle novità di Watches and Wonders di quest’anno, ho chiesto il parere ai miei amici fidati. Non perché sono pigro, ma perché anche l’opinione degli altri è importante.
Entrando nei luminosi padiglioni di Palexpo, l’area fiere vicino all’aeroporto di Ginevra, si incontrano molte persone. Mentre alcune le vedo di persona per la prima volta, altre sono delle vecchie conoscenze. I giornalisti specializzati in orologeria tendono a essere un gruppo molto unito.
Watches and Wonders è il luogo dove i giornalisti di tutto il mondo si incontrano per parlare dei vecchi tempi e dei nuovi orologi presentati nei sei giorni della fiera.
Quest’anno sono stati presentati nuovi orologi di 54 marche, un vero record. Abbiamo visto novità di Rolex, Chopard, Bell & Ross, Hautlence, Cartier, Patek Philippe e molte altre marche dello stesso calibro. La crème de la crème dell’orologeria si incontra sotto lo stesso tetto, dove ha luogo un grande e spettacolare evento che noi redattori specializzati in orologeria attendiamo con gioia ogni anno. Ho visitato la fiera per 23 anni di seguito, tranne l’anno del Covid.
Ho visitato la fiera per 23 anni di seguito…
Prima di continuare, dobbiamo convenire su un punto: nessuno ha bisogno di un orologio meccanico. Inoltre, nessuno ha bisogno di un nuovo orologio meccanico ogni anno. Come ha detto il fondatore di Hodinkee Benjamin Clymer in una recente puntata di Hodinkee Radio: “Il mio sogno è che Rolex non faccia assolutamente nulla. Vorrei che dicesse semplicemente: ‘Sapete cosa? Le acque devono calmarsi. Continueremo a produrre modelli già presenti nel catalogo.’ Penso sarebbe un messaggio potente per il mercato e il settore orologiero”.
Capisco il punto di Clymer: non c’è bisogno di una cascata di novità ogni anno. E penso che anche la maggior parte delle marche espositrici a Watches and Wonders sarebbe d’accordo. Una pausa permetterebbe agli orologiai di concentrarsi di più sui modelli esistenti. Diciamoci la verità, un orologio non migliora solo con un nuovo colore del quadrante.
Clymer parla di una “ruota del criceto che produce novità solo per il gusto di farlo”, ma possiamo osservare il lancio annuale di nuovi modelli anche da una prospettiva più ampia e citare il professor Brian Cox, professore di fisica delle particelle presso il dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Manchester che ha detto “Cos’è il tempo? Sembra una domanda semplice. Eppure la risposta scientifica corretta è che non lo sappiamo”.
L’unica criticità della magistrale osservazione di Clymer sui nuovi segnatempo e delle riflessioni scientifiche di Cox è che gli acquirenti e gli appassionati potrebbero perdere interesse negli orologi se non venisse ricordata loro l’importanza della microtecnologia meccanica. Una conseguenza ancora peggiore sarebbe che i giornalisti potrebbero rimanere senza lavoro, e a nessuno piace un redattore specializzato in orologeria disoccupato.
Ma torniamo alla fiera dell’orologeria di quest’anno…
Watches and Wonders è l’appuntamento orologiero dell’anno, e per i giornalisti ha la stessa importanza del Natale. Lo stress comincia mesi prima dell’evento, quando le agende si riempiono. Prenotiamo due volte gli appuntamenti e arriviamo sempre in ritardo agli incontri e alle presentazioni durante la fiera. E lo stress continua anche durante e dopo Watches and Wonders con le scadenze da rispettare. Forse Clymer ha ragione, e per il bene della sanità pubblica: abbiamo veramente bisogno di così tanti orologi nuovi ogni anno?
Lamentele a parte, Watches and Wonders 2024 è stata ovviamente piena di novità, quindi ho chiesto ai miei amici cosa hanno visto e cosa gli è piaciuto.
Łukasz Doskocz, caporedattore di CH24.PL
“Watches and Wonders di quest’anno è stata piuttosto contenuta, con pochi momenti sorprendenti. Ciononostante, l’ultima versione della linea Defy Extreme di Zenith è davvero riuscita: un diver ultraleggero grazie al titanio, audace con le sue linee spigolose, brillante con il quadrante blu e versatile con un set di ben tre cinturini”.

Lex Stolk, redattore senior di Fratello Watches
“Il ritorno dello Jaeger-LeCoultre Duometre è stato per me uno dei momenti salienti. Il modello debuttò nel 2007, ma era in anticipo sui tempi. Ora il Duometre è tornato con nuovi calibri, casse e complicazioni – tutte creazioni meravigliose”.

Tracey Llewellyn, redattrice specializzata in orologeria di The Telegraph
“L’attenzione dedicata agli orologi da donna (in contrasto con la recente abbondanza di modelli unisex) è stata evidente con esemplari particolarmente attraenti di Chanel, Van Cleef & Arpels e Beauregard. Ma forse il più interessante di tutti è stato il favoloso Hermes Cut. Descritto da un visitatore come ‘una gioiosa confusione di forme’, sicuramente seguirà le orme del più datato modello di successo H08″.
Robin Swithinbank, giornalista e redattore freelance
“Il Portugieser è un evergreen e indubbiamente i suoi estimatori accoglieranno con entusiasmo la palette di colori più tenui della nuova collezione e definiranno l’Eternal Calendar una pietra miliare dell’orologeria. Le riviste di moda apprezzeranno soprattutto i modelli Horizon Blue in oro bianco. Ma quest’anno IWC ha un fardello in più, dato che sembra abbia perso terreno rispetto ai suoi concorrenti nel 2023. Un ritorno al classico Portugieser dopo diversi anni di sperimentazione con colori audaci e innovazioni di ampio respiro potrebbe rivitalizzare la marca”.

Frank Geelen, fondatore e caporedattore di Monochrome Watches
“Anche quest’anno sono stati superati i record di finezza con orologi incredibilmente piatti. La ricerca della sottigliezza estrema è iniziata circa 10 anni fa, e sembra che gli orologi ultrapiatti stiano vivendo il loro periodo d’oro. Quest’anno tale ricerca ha dato vita all’orologio più sottile al mondo con uno spessore di soli 1,70 mm: il Bulgari Octo Finissimo Ultra COSC. Ebbene sì, è perfino un cronometro certificato, a dimostrazione del fatto che è più di un prototipo. L’altro record mondiale è stato stabilito dal modello Piaget Altiplano Ultimate Concept Tourbillon, che non supera i 2 mm di spessore grazie all’innovativo Piaget 900P di una decina di anni fa, il primo a dimostrare che fondello e platina principale potevano essere fusi per raggiungere una sottigliezza ancora maggiore”.

Justin Hast, redattore freelance specializzato in orologeria
“Sono una persona semplice. Andare a letto presto, la stagione calda, fare sollevamento pesi e un filetto in crosta di media cottura mi rendono felice. Ecco perché quando si parla di orologi, mi piacciono le cose semplici e ben fatte. Oltre a essere la più antica casa orologiera in attività, Vacheron Constantin è una marca che negli ultimi anni ha volato alto. E per me la star di Watches and Wonders 2024 non è stata una complicazione raffinata, ma un dress watch solo tempo da 39 mm che celebra l’anniversario della collezione Patrimony. Con movimento a carica manuale, quadrante in argento antico, indici bicolore e cassa elegante, è classe allo stato puro!”
Naturalmente questo articolo sarebbe incompleto se Benjamin Clymer non mi dicesse quale nuovo Rolex lo ha fatto sorridere. Quindi lasciamo a lui le famose ultime parole:
“Il Rolex Daytona Le Mans in oro giallo. Non lo troverete nel catalogo perché non è un lancio ufficiale, ma il mondo intero lo ha già visto su Instagram. È un orologio davvero speciale firmato Rolex”, mi ha detto Clymer quando ci siamo incontrati il primo giorno di Watches and Wonders 2024.
Clymer possiede già un Daytona Le Mans in oro bianco, la cui produzione è stata interrotta nel 2024. “Mi spiace dirlo, ma preferisco la versione in oro giallo. Io sono un tipo da oro giallo. Infatti lo indosso proprio ora”, mi ha detto mostrandomi il suo splendido Patek Philippe ref. 2526 quando gli ho chiesto quale dei due preferisse.
Naturalmente Watches and Wonders è un evento incentrato sui nuovi lanci, ma anche per le vecchie amicizie. Ne sono la dimostrazione questo articolo e gli orologi più datati indossati da colleghi e amici stimati come il Benjamin Clymer.