TAG Heuer Autavia

Il nome Autavia è composto dalle parole "automobile" e "aviazione". Già all'inizio degli anni '30 il cronografo veniva utilizzato come orologio di bordo nei cruscotti delle auto da corsa e nei pannelli di controllo degli aerei. All'inizio degli anni '60 Jack Heuer apportò ulteriori miglioramenti facendone un orologio da polso: il cronografo sportivo ebbe un grande successo specialmente tra i piloti di Formula 1.

La cassa in acciaio inox della referenza CBE2110, completamente lucidata e impermeabile fino a 100 m (10 bar), misura 42 mm di diametro. Come nel suo predecessore, anche in questo orologio la lunetta oraria in alluminio può essere ruotata in entrambe le direzioni. Ciò consente di visualizzare un secondo fuso orario servendosi della lancetta delle ore: si tratta della cosiddetta funzione GMT. Sul quadrante nero in stile "reverse Panda" sono disposti tre sotto-quadranti bianchi, che segnalano le ore e i minuti cronometrati e i piccoli secondi.

Una caratteristica comune a tutti i modelli è il datario, contenuto nei piccoli secondi a ore 6. Tutte le referenze sono dotate di un vetro zaffiro antiriflesso da entrambi i lati; gli indici applicati e rodiati sono ricoperti di sostanza luminescente in stile vintage. Un fondello trasparente in vetro zaffiro consente di ammirare il calibro Heuer 02. Questa versione è disponibile con un bracciale in acciaio inox o con un cinturino marrone in pelle di cammello.

L'Autavia Calibre 02 con numero di referenza CEB2210 è un modello interessante per tutti gli appassionati di orologi che cercano tecnologie moderne combinate ad un livello sufficiente di impermeabilità. Si tratta di un'ottima alternativa ai modelli degli anni '60 ed è acquistabile a circa 3.500 euro.

La referenza CBE2118 "Viceroy" fa pensare al modello del 1972 Jo Siffert con referenza 1163V. Uscito pochi mesi dopo le prime referenze con Calibre 02, viene prodotto esclusivamente per il mercato statunitense. Sul quadrante sono presenti due totalizzatori per le ore e i minuti cronografici, rispettivamente a ore 6 e 3. Altre differenze sostanziali riguardano la lancetta del cronografo e quelle delle ore e dei minuti, tutte e tre centrali e laccate di rosso, nonché gli indici con massa luminescente rossa. Il "Viceroy" si allaccia mediante un cinturino nero in pelle con cuciture bianche; il prezzo è di circa 4.000 euro.

Molto più esclusivo è il Limited Edition con numero di referenza CBE2111. TAG Heuer ha presentato questo modello in occasione dell'ottantacinquesimo compleanno di Jack Heuer. Dal punto di vista tecnico esso è identico alla referenza CBE2110; presenta però un quadrante argentato con tre totalizzatori neri. Sulla lunetta di questa variante si nota un inserto in alluminio con scala graduata dei 60 minuti. Al posto del fondello trasparente ne troviamo uno avvitato in acciaio inox. Il modello Jack Heuer Limited Edition è disponibile esclusivamente con bracciale in acciaio inossidabile; ne sono stati realizzati solo 1932 esemplari, numero che corrisponde all'anno di nascita di Jack Heuer. Il costo è di circa 4.200 euro.

Nel 2018 sono apparse altre due edizioni limitate: la referenza "Tropical Panda" CEB2213, limitata a 150 esemplari e disponibile a circa 7.400 euro, e la riedizione del modello "Jo Siffert" con referenza CBE2114. Quest'ultima è limitata a soli 100 esemplari e ha un prezzo di listino di 5.700 euro.

L'Autavia Calibre 02 con referenza CBE2110, uscito nel 2017, ha segnato il ritorno del leggendario cronografo sulla scena e nelle vetrine dei rivenditori. La reinvenzione dell'Autavia è cominciata con un avvenimento insolito nel mondo dell'orologeria, che ha avuto luogo nella primavera del 2016. TAG Heuer, nell'ambito dell'evento Autavia Cups, ha invitato i fan a votare per una riedizione del modello, scegliendo tra 16 possibili varianti. Di queste, 12 derivavano dalle collezioni degli anni '60 e quattro erano frutto delle menti geniali dei designer TAG Heuer.

Jean-Claude Biver, l'allora amministratore delegato di TAG Heuer, si è personalmente occupato di scegliere il vincitore finale dopo una votazione online durata alcune settimane. Nel complesso hanno partecipato al sondaggio più di 50.000 persone. La vittoria è andata al modello Autavia 2446 "Jochen Rindt" risalente al 1966. La riedizione in veste di TAG Heuer Calibre 02 è stata presentata al Baselworld del 2017. Gli appassionati di orologi e gli esperti del settore hanno lodato questa nuova versione, che è passata da 38 a 42 mm di diametro.

Il nuovo movimento è stato realizzato interamente da TAG Heuer in uno stabilimento produttivo costruito appositamente nella località svizzera di Chevenez. Il calibro con ruota a colonne e carica automatica è formato da 233 componenti e offre una riserva di carica fino a 80 ore.

Una particolarità dell'Heuer 02 è l'innesto verticale, sempre più utilizzato nei movimenti moderni. A differenza dei calibri con innesto orizzontale, questo sistema consente di diminuire l'attrito tra gli ingranaggi. La lancetta dei secondi cronografici può scorrere armoniosamente quando la funzione cronografo è attivata, proprio come accade anche nel caso dei movimenti con innesto orizzontale.

L'Isograph ha debuttato a Baselworld 2019. TAG Heuer ha progettato questo modello come variante a tre lancette del cronografo Autavia. La cassa spazzolata e lucidata misura 42 mm di diametro; il quadrante è disponibile in numerose versioni.

Come la versione cronografo, anche l'Isograph è impermeabile fino a 100 m (10 bar) e può quindi essere usato per tuffarsi in piscina. La lunetta girevole bidirezionale per i minuti è in ceramica lucidata; le lancette e i numeri arabi sono rodiati e ricoperti di sostanza luminescente bianca. La data è collocata alle 6. Un vetro zaffiro antiriflesso da entrambi i lati consente di ammirare il quadrante. L'Isograph è disponibile con cinturino in pelle, cinturino Nato oppure con bracciale in acciaio inox.Il prezzo di listino dell'edizione in acciaio inox con cinturino marrone in vitello costa 3.250 euro.

L'Isograph è animato dal calibro automatico Calibre 5. Esso si basa a sua volta sul celebre movimento SW200 di Sellita. TAG Heuer inserisce in questo calibro una spirale del bilanciere in carbonio , che garantisce ancora maggiore robustezza e durevolezza rispetto alle spirale in silicio o in Nivarox. Il Calibre 5 ha una riserva di carica di 38 ore, la funzione di correzione rapida della data e quella di arresto dei secondi.

I modelli vintage, molto richiesti al giorno d'oggi, erano la prima scelta dei piloti di Formula 1 durante gli anni '60 e '70. Accanto ad altri classici di Heuer come il Monaco, il Carrera e il Monza, anche l'Autavia ebbe presto successo sulle piste da corsa.

Famosi piloti e fan di Autavia degli anni '60 e '70 sono stati ad esempio Mario Andretti (ref. 3646), Jochen Rindt (ref. 2446) e Jo Siffert (ref. 1163T). Queste leggende della Formula 1 hanno dato il loro nome alle relative referenze. Il pilota amatoriale Steve McQueen, leggenda di Hollywood, indossava un "Jo Siffert 1163T".

Questi orologi raggiungono sia in commercio che all'asta prezzi piuttosto elevati, che variano a seconda dell'edizione considerata. Molto amate sono le versioni con il calibro a carica manuale Valjoux 92 a due registri o Valjoux 72 a tre registri. Nel raro e ricercato Autavia GMT con numero di referenza 2446 è contenuto il Valjoux 724: si tratta di un Valjoux 72 modificato con funzione GMT.

Il costo di un Autavia varia a seconda dell'età del modello e della sua condizione. Gli esemplari vintage risultano essere particolarmente apprezzati e hanno prezzi più elevati. Una referenza 2446 "Jochen Rindt" ben tenuta si aggira intorno ai 14.000 euro; il prezzo può tuttavia salire a seconda della condizione dell'orologio e della sua reperibilità sul mercato.

Un investimento più elevato è richiesto dalla referenza 3646 "Mario Andretti": qui il prezzo medio è di circa 18.900 euro, con picchi fino a 25.000 euro. La referenza 1163 "Jo Siffert" è invece più economica, con un costo di circa 4.700 euro. La referenza 2446 della prima serie con lancette Full Lume raggiunge i 200.000 euro, classificandosi come l'Autavia più caro mai messo sul mercato.

L'orologio da polso Autavia era inizialmente stato creato come soluzione ad un problema ben preciso: nel 1958, durante una corsa e poco prima del traguardo, il co-pilota Jack Heuer sbagliò la lettura del cronografo inserito nel pannello dei comandi, non essendo riuscito a visualizzare bene il quadrante nel trambusto generale. La sua auto raggiunse così il traguardo in ritardo, posizionandosi al terzo posto. La ricerca di una migliore leggibilità diede vita ad un orologio da polso ispirato al cronografo del pannello dei comandi. Nel 1962 vide la luce il primo Autavia con referenza 2446.

Nei decenni successivi il cronografo riscosse numerosi successi, facendo la sua comparsa al polso di piloti e attori. In seguito alla crisi del quarzo e all'acquisizione della marca Heuer da parte dell'azienda Techniques d'Avant Garde (TAG), a partire dalla metà degli anni '80 la popolarità di questo amatissimo segnatempo cominciò a calare.

Si è dovuto attendere fino al 2003, con l'uscita della referenza CY2111, per avere una nuova versione del "Jo Siffert 1163T" nella collezione TAG Heuer. La particolarità di questo modello sta nel fatto che pulsanti del cronografo e dalla corona sono posizionati a sinistra, esattamente come nei modelli del 1969 Monaco 1133B e Autavia 1163 Calibre 11.

Nel 2019, con l'Isograph (ref. WBE5110) TAG Heuer ha lanciato la prima variante a tre lancette dell'Autavia, proposta con una vasta gamma di quadranti e cinturini.