Il mondo degli orologi di lusso ibridi

La tecnologia rende tutto più facile, o almeno questo è ciò che vogliono farci credere le grandi compagnie hi-tech. La tecnologia rende tutto più veloce, accurato ed intuitivo. Nessuna industria può sfuggire al progresso, nemmeno quella dell’orologeria meccanica. Così come per le automobili di lusso ibride, ad esempio la Ferrari SF90 Stradale e la Porsche 918 Hybrid, ora assistiamo alla nascita di orologi di lusso ibridi. I vantaggi delle automobili ibride sono palesi (accelerazione più rapida, risparmio di carburante, ecc.), mentre le motivazioni a favore degli orologi ibridi sono meno convincenti, almeno per quanto mi riguarda.

Cosa sono gli orologi ibridi?

Per definizione, un ibrido richiede la combinazione di due o più elementi differenti. Nelle automobili, normalmente l’aggettivo indica la combinazione di un tradizionale motore a combustione con uno elettrico (o più d’uno). Il caso degli orologi è più complesso, poiché esistono diverse possibilità. Le poche marche di lusso che hanno provato a creare orologi ibridi hanno dato una svolta definitiva al loro percorso. In generale, tutte sembrano seguire uno dei due seguenti approcci: 1) combinare alcune caratteristiche degli smartwatch (o dispositivi indossabili) con un movimento meccanico, oppure 2) presentare uno smartwatch con il design di un orologio di lusso (ad es. cassa raffinata, cinturino, ecc.). Ecco alcuni esempi:

Frederique Constant Classic Hybrid Manufacture

Frederique Constant è considerato un pioniere in fatto di orologi meccanici di lusso ibridi. Lanciato all’inizio del 2018, il Classic Hybrid Manufacture è animato dal calibro di manifattura ibrido FC-750. È un movimento unico che si basa su un calibro meccanico manuale (con complicazione della data). Visto dal fondello in vetro zaffiro, può essere facilmente scambiato con un normale movimento FC.

Nascosti all’interno del movimento, i componenti elettronici integrati gli conferiscono le funzionalità di uno smartwatch. Questi orologi permettono di tenere traccia dell’attività, monitorare il sonno e visualizzare l’orario in qualsiasi parte del mondo (un sotto-quadrante posizionato a ore 12 indica l’ora di un’altra zona). Si può accedere alla maggior parte di queste funzioni intelligenti utilizzando uno smartphone e l’app FC Hybrid. Il movimento include anche il sistema Caliber Analytics di FC, un algoritmo che misura il margine di errore del ritmo, dell’ampiezza e del battito. Il sistema condivide i risultati con l’app Hybrid via Bluetooth, permettendo di visualizzare le statistiche sotto forma di grafico nel corso del tempo. Anche se non è possibile apportare alcuna modifica, è sicuramente utile monitorare il funzionamento dell’orologio.

Breitling Exospace B55

Il modello Exospace B55 è il primo cronografo “connesso” di Breitling. Il suo punto forte è la funzionalità: da questo punto di vista la manifattura svizzera ha fatto un ottimo lavoro. Ideato per piloti e navigatori, offre un tachimetro elettronico ed un cronografo flyback con la precisione di 1/100 di secondo. Dispone anche di un sistema specifico di “count-down/count-up” (conto alla rovescia/cronometro), così come delle modalità “chrono flight” e “chrono regatta” per registrare i tempi di volo e regata. Funzioni più generiche sono il calendario perpetuo digitale con l’indicazione della settimana, la visualizzazione dell’ora UTC e la possibilità di impostare fino a 7 sveglie al giorno.

Tutto ciò è reso possibile dal calibro di manifattura Breitling B55, un movimento elettronico al quarzo termocompensato estremamente preciso e racchiuso in una cassa in titanio di 46 mm. Nonostante tutte le componenti elettroniche presenti al suo interno, questo orologio sorprende con un’impermeabilità fino a 100 m (10 bar). Presenta un classico quadrante analogico e due display LCD retroilluminati per l’indicazione delle altre funzioni. È un orologio “connesso”, quindi può essere collegato tramite Bluetooth con la relativa app sullo smartphone.

Montblanc Summit 2

Proprio come Frederique Constant, Montblanc è stata una delle prime manifatture a realizzare orologi connessi. Entrambe le marche hanno integrato nei cinturini moduli connessi, prima di fare il grande passo con dei veri e propri smartwatch. Il Summit 2 è un tipo differente di ibrido: è uno smartwatch digitale vero e proprio, ma vanta il design e la lavorazione artigianale di un orologio di lusso. Potrebbe essere il compagno perfetto del vostro lussoso Montblanc meccanico.

Potreste sfoggiare il modello meccanico solo nelle occasioni speciali ed invece utilizzare lo smartwatch ogni giorno, usufruendo delle sue funzionalità. Il Summit 2 è la scelta perfetta per coloro che desiderano uno smartwatch con più classe e stile dei modelli di Apple o di altri produttori di smartwatch. La cassa in acciaio inox con rivestimento DLC ed il cinturino nero in pelle di vitello rendono questo modello un vero orologio di lusso. Il quadrante AMOLED rotondo da 1,2 pollici offre tutte le funzionalità di uno smartwatch e permette di scegliere tra diversi quadranti digitali.

Grand Seiko Spring Drive

L’ultimo orologio della nostra lista è un modello tecnologico lanciato più di 20 anni fa ma sempre straordinario. Sento di poter affermare che i movimenti Spring Drive di Seiko sono i veri pionieri dei calibri ibridi. L’obiettivo di Seiko non erano però gli smartwatch, che all’epoca neanche esistevano. La marca era (ed è ancora) interessata a migliorare la precisione dei suoi movimenti meccanici.

Senza scendere nei dettagli, l’idea principale che si cela dietro la tecnologia Spring Drive è quella di sfruttare la frequenza stabile del quarzo per regolare lo srotolamento della molla principale di un movimento meccanico. Ciò permette di trasmettere una quantità di energia costante al movimento durante l’intero processo. A tal fine, gli ingegneri di Seiko hanno realizzato il regolatore tri-synchro con un oscillatore al quarzo; quest’ultimo funziona come un freno elettromagnetico, controllando la velocità alla quale la molla si srotola. Questo è tutto. Non ci sono né notifiche dallo smartphone né tracciamento dei passi, solo precisione estrema.

Gli orologi ibridi hanno successo?

I quattro orologi di cui abbiamo parlato (naturalmente non si tratta di una lista esaustiva) hanno di solito un pubblico di nicchia. L’unica eccezione è il Grand Seiko Spring Drive, molto apprezzato da collezionisti ed appassionati di orologi meccanici di tutto il mondo. Anche se sicuramente c’è un mercato per gli orologi ibridi, questi sembrano essere la risposta ad un’esigenza che nessuno ha espresso.

L’entrata degli smartwatch sul mercato degli orologi di lusso non ha avuto l’impatto che era stato previsto cinque anni fa. Molti osservatori del settore, per lo più appartenenti al ramo tecnologico, avevano dichiarato che l’orologio di Apple avrebbe sostituito il classico orologio meccanico. Sicuramente ne hanno risentito le marche più accessibili (sotto ai 500 €), ma per gli orologi che costano almeno 2.000 €, dunque tutti quelli menzionati ad eccezione del Summit 2, è tutta un’altra storia. In effetti sempre più persone acquistano orologi meccanici di lusso. Perché? Credo di non sbagliarmi nel dire che la maggior parte degli appassionati di orologi di lusso non è interessata ai segnatempo ibridi.