30.09.2022
 4 minuti

Patek Philippe, Zenith e Tudor: benvenuti nel club dei modelli fuori produzione

di Pascal Gehrlein
Tudor-Zenith-Magazin-2-1-V2

Spesso impariamo ad apprezzare le cose solo quando sono ormai irraggiungibili. Ossia, vogliamo ciò che non possiamo (più) avere, o che pensiamo di non poter più avere. Questo meccanismo è ben noto al settore dell’orologeria, che lo sfrutta a suo favore. Non importa che la motivazione sia dettata da un rinnovamento del catalogo, con innovazioni tecniche che sostituiscono le precedenti, oppure che si tratti di modificare l’offerta per far fronte a cifre di vendita troppo basse: i produttori ovviamente sanno che sospendere la produzione di un modello o di una linea di modelli significa generare attenzione da parte del pubblico. Non di rado ciò si accompagna ad un incremento di prezzo e di popolarità. In questa serie di articoli analizzeremo alcuni orologi che recentemente sono entrati a far parte del “club dei modelli fuori produzione“. 

Patek Philippe Nautilus ref. 5711

Patek Philippe Nautilus ref. 5711/1A-010
Patek Philippe referenza 5711/1A-010

Questo orologio può essere considerato il vero leader di questa categoria, dato che è anche il più ricercato. Quando nel 2021 Thierry Stern, CEO di Patek Philippe, ha annunciato il ritiro dalle scene del Nautilus 5711/1A-010 e 5711/1A-011, molti esperti non sono rimasti particolarmente sorpresi. Tuttavia l’attenzione generale è aumentata, poiché il pubblico ha cominciato a farsi due domande: per quale motivo Patek Philippe mette fuori produzione un orologio talmente richiesto da essere quasi introvabile? E quale sarà il degno successore di questa icona sportiva in acciaio di 40 mm? 

Secondo quanto dichiarato dall’azienda, la decisione è motivata dal fatto che l’orologio non deve perdere la sua popolarità; inoltre, l’azienda stessa non vuole legare il proprio successo alla fama di un particolare modello o referenza. Chi acquista orologi dovrebbe potersi concentrare su anche altre collezioni, come l’Aquanaut e le altre varianti del Nautilus, ad esempio i modelli in oro e platino, che hanno oltretutto una rendita più alta. 

Una cosa è certa: questa mossa non ha certo danneggiato la reputazione della marca Patek Philippe. Se prima dello stop della produzione il prezzo superava già i 60.000 euro, dopo l’annuncio diffuso dall’azienda il valore della referenza 5711 ha raggiunto rapidamente i 100.000 euro sul mercato dell’usato, continuando ad aumentare fino a 150.000 euro. Da gennaio 2022 questo trend è in discesa (ne abbiamo parlato in questo articolo), ma il prezzo rimane sempre al di sopra dei 100.000 euro. 

Questo esempio illustra chiaramente come vi siano diverse motivazioni e ripercussioni nel momento in cui un determinato modello di orologio “improvvisamente” non viene più prodotto. 

Rendimento del Patek Philippe 5711/1A-010
Rendimento del Patek Philippe 5711/1A-010

Zenith Defy Classic

Zenith Defy Classic Black Ceramic
Zenith Defy Classic Black Ceramic

Il club degli orologi usciti di produzione dal 2021 in poi annovera anche lo Zenith Defy Classic. Ad aprile 2022 Zenith ha annunciato che non avrebbe più prodotto questa collezione, motivando il fatto con la scarsità di movimenti e di risorse produttive e con il rifiuto di ricorrere a calibri di fornitori terzi. Il taglio della linea Defy Classic dovrebbe venire compensato dalla collezione Zenith Defy Skyline. 

Questo orologio di 41 mm in ceramica con cinturino in caucciù è noto soprattutto per il movimento di manifattura Zenith “Elite”, che ha una frequenza di 28.800 A/h o 4 Hz; la sua lancetta dei secondi scorre senza interruzioni sul quadrante scheletrato. Quest’ultimo, insieme al calibro ultrapiatto visibile dall’esterno, dona all’orologio un aspetto decisamente futuristico. Ciononostante, a detta di Julien Tornare, CEO di Zenith, dalla fine del 2022 questa serie non verrà più prodotta. Che ne sarà del suo prezzo? 

Rendimento dello Zenith Defy Classic Black Ceramic
Rendimento dello Zenith Defy Classic Black Ceramic

Anche se l’orologio è ancora in produzione e l’attenzione del pubblico non è comparabile a quella generata dal Nautilus, si può osservare un incremento di valore. Va sottolineato che qui parliamo del costo dei modelli di seconda mano, che hanno tutti un prezzo inferiore a quello di listino. Si potrebbe dire che questo modello, confrontato con altri di Zenith, conserva bene il suo valore sul mercato degli orologi di seconda mano. Rimane da vedere come la domanda e il prezzo si evolveranno una volta che la produzione cesserà a fine 2022.  

Tudor North Flag

La Tudor North Flag
Tudor North Flag

Un altro orologio che presto terminerà la sua carriera è il Tudor North Flag. 

North cosa? Avete capito bene, North Flag: un orologio che desidero includere in questo elenco, dato che il suo design è stato molto criticato perfino dai fan di Tudor. Una volta tolto dal catalogo nel 2021, il North Flag ha fatto un po‘ perdere le sue tracce. Ciò avveniva nello stesso anno in cui Tudor ad esempio ha introdotto il nuovo Black Bay Chrono, il Black Bay 58 in oro 18 carati e il Black Bay 58 in argento 925. Qui sorge spontanea la domanda: quanto spazio rimane nel catalogo di Tudor per altri modelli che non siano Black Bay? Certamente non abbastanza per il North Flag. L’orologio, lanciato nel 2015, è animato dal primo calibro di manifattura di Tudor, l’MT5621; inoltre presenta un bracciale integrato in acciaio. Il design del quadrante e i dettagli gialli gli regalano uno straordinario look vintage, che evidentemente non è stato troppo apprezzato dal grande pubblico. 

La buona notizia? Il North Flag è un modello tuttora facile da reperire, e a buon prezzo. Gli esemplari di seconda mano sono aumentati di valore nel corso dell’ultimo anno seguendo l’evoluzione del mercato, per poi stabilizzarsi di nuovo. Inoltre, con il lancio del Tudor Ranger nel 2022, Tudor ha dimostrato di voler offrire una chance a un modello vintage dal look essenziale. Anche se il Ranger non è stato ufficialmente designato come successore del North Flag, il suo aspetto e la comunicazione pubblicitaria che l’ha circondato (avventure, neve, ghiaccio) vanno in questa direzione. Infine, non dimentichiamo che il North Flag si basa sul Tudor Ranger II degli anni ’70.  

Rendimento del Tudor North Flag
Rendimento del Tudor North Flag

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Pascal Gehrlein

Ciao, sono Pascal. Dopo avere trascorso molte ore su Chrono24 per comprare il mio primo "orologio di lusso", ho scoperto che la sede principale si trova solo a …

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