IWC

La rinomata azienda svizzera di orologi di lusso International Watch Company, in breve IWC, rientra senza dubbio tra i grandi nomi del settore orologiero. La marca con sede nel cantone svizzero di Sciaffusa è conosciuta in tutto il mondo per i suoi orologi da pilota, che fanno parte del catalogo di IWC dagli anni '30. I segnatempo sono diventati oggetti di culto: dall'orologio del 1936 concepito appositamente per i piloti al leggendario IWC Mark 11, per arrivare a serie moderne come Spitfire o Top Gun.

Anche collezioni di dress watch come Portugieser, Portofino e Da Vinci hanno riscosso un grande successo ed entusiasmato gli appassionati di tutto il mondo. Lo stesso vale per le linee Ingenieur e Aquatimer, che hanno contribuito ugualmente alla fama di IWC Schaffhausen.

In tutte le sue collezioni, IWC riesce a coniugare tradizione e modernità: la gamma Ingenieur utilizza ad esempio casse in ceramica, bronzo o titanio, mentre l'orologio subacqueo Aquatimer viene provvisto di una ghiera girevole interna ed esterna. Inoltre, IWC è rinomata per la precisione dei suoi movimenti. I suoi orologiai impiegano principalmente calibri di manifattura; in alternativa è anche possibile trovare orologi con movimenti provenienti da fornitori terzi come ETA o Sellita, poi di norma impreziositi e regolati. La passione di IWC per la tradizione risulta evidente anche dal suo ruolo di sponsor nella Coppa Milano-Sanremo, revocazione storica tutta italiana che si tiene ogni anno. In questo evento celebrativo dell'automobilismo classico, gli orologi IWC sono i segnatempo ufficiali del rally e vengono indossati dai piloti stessi.

La collezione di orologi da pilota Pilot's Watches è di gran lunga la più importante nel catalogo di IWC. Nelle serie Heritage e Cosmic, IWC inserisce modelli che discendono da grandi classici. Qui si trovano orologi in acciaio inox che vanno dai 40 ai 55 mm di diametro, con calibri ETA, Sellita o di manifattura. I prezzi dei segnatempo di queste serie sono compresi tra i 3.300 euro necessari per un esemplare base di Mark XVIII a tre lancette e gli 11.000 euro dei cronografi più elaborati.

Ad un primo sguardo, la serie Spitfire potrebbe venire confusa con le altre; ad un esame più attento, però, risulta chiaro che si tratta di una gamma a sé stante. Ciò è evidente dalle casse, realizzate in acciaio inox oppure in bronzo; inoltre, gli attuali modelli Spitfire sono animati esclusivamente da calibri di manifattura che forniscono agli orologi una funzione cronografo, un secondo fuso orario, un calendario perpetuo o un indicatore della fasi lunari. A seconda delle funzioni in dotazione, il prezzo varia tra 5.000 e 30.000 euro.

Particolarmente moderni sono gli orologi da pilota IWC che compongono la serie Top Gun. Il design dei quadranti continua ad assomigliare a quello degli altri modelli; tuttavia, in questa serie la manifattura svizzera punta sull'uso della ceramica per le casse, in prevalenza di colore nero. In occasione del SIHH 2019, IWC ha presentato il modello Top Gun Mojave Desert, con una cassa beige che ricorda la sabbia dell'omonimo deserto. Gli orologi Top Gun a tre lancette sono disponibili ad un prezzo compreso tra 6.000 e 11.000 euro.

IWC lancia periodicamente delle edizioni limitate di questo orologio da pilota in onore del celebre aviatore e scrittore Antoine de Saint-Exupéry. La maggior parte di questi modelli presenta una lavorazione elaborata ed è realizzata in oro o platino. Gli essenziali modelli a tre lancette possono essere acquistati a circa 4.000 euro; gli esemplari con cronografo rattrapante o calendario annuale richiedono invece una spesa di circa 9.000 euro. Se preferisci la variante con tourbillon e indicatore delle fasi lunari, i prezzi salgono a circa 200.000 euro.

Esattamente come gli orologi da pilota, anche l'IWC Ingenieur è una pietra miliare nella storia del brand. Questo orologio-strumento nato nel 1955 è stato tra i primi in grado di resistere a forti campi magnetici: ciò era reso possibile dall'aggiunta di una cassa interna in ferro dolce. All'inizio degli anni '70, l'Ingenieur riscosse una straordinaria popolarità: il celebre designer di orologi Gérald Genta progettò infatti una nuova cassa per questo modello. Da quel momento, l'Ingenieur arrivò a caratterizzarsi per una cassa tonneau con bracciale integrato e una lunetta rotonda a forma di oblò, proprio come quella di un altro rinomato orologio nato dalla penna di Genta, il Royal Oak di Audemars Piguet. L'attuale collezione Ingenieur predilige i design classici e rotondi che richiamano i primi Ingenieur con referenza 666.

IWC propone numerose varianti dell'Ingenieur. Il modello è disponibile come orologio a tre lancette in acciaio inox, come cronografo oppure in una variante con calendario perpetuo e cassa in oro 18 carati. I prezzi variano a seconda delle funzionalità in dotazione e spaziano da 3.700 euro a 41.000 euro. Se preferisci un modello degli anni '70 o '80, il mercato dell'usato ha in serbo un'ampia scelta di articoli. In base alla condizione dell'orologio, i prezzi sono compresi tra 3.450 euro e 8.200 euro. Anche i modelli degli anni '50 e '60 sono spesso presenti: in questo caso, il costo va da 5.000 a 9.500 euro.

Con il modello Aquatimer, il repertorio di IWC si arricchisce di un orologio subacqueo. L'azienda presentò l'orologio per la prima volta a metà degli anni '60, distinguendolo dai suoi simili grazie alla lunetta interna per le immersioni e alla seconda corona posizionata ad ore 2. Anche nei modelli attuali come l'Automatic 2000, impermeabile fino a 2000 m (200 bar), la ghiera per impostare il tempo di immersione è collocata sotto al vetro zaffiro. A differenza che nei modelli storici, questa viene manovrata mediante la lunetta.

L'attuale Aquatimer a tre lancette in acciaio inox comporta una spesa di circa 3.900 euro. Per la variante cronografo, il prezzo sale a circa 5.600 euro. I modelli in edizione limitata come l'Aquatimer Sharks o il Perpetual Calendar Digital Date-Month in oro rosso 18 carati e titanio possono costare da 10.000 euro fino a 34.000 euro. Se preferisci un modello vintage degli anni '60 con doppia corona, dovrai avere a disposizione circa 20.000 euro per un esemplare in buono stato. Un'alternativa più economica è data dai modelli degli ultimi anni '90 o dei primi anni 2000. Anche questi ultimi sono dotati di doppia corona, ma hanno un prezzo compreso tra 2.000 e 3.000 euro.

Le collezioni Portugieser e Portofino sono state concepite nel segno dell'eleganza classica. Le origini del Portugieser, anche conosciuto come "portoghese", risalgono agli anni '30. In questo periodo due commercianti portoghesi commissionarono a IWC la realizzazione di un orologio da polso contenente un meccanismo ad alta precisione. L'orologio di allora si è trasformato in una vasta collezione che combina lavorazione minuziosa e complicazioni elaborate. Tra queste troviamo la funzione cronografo, il calendario perpetuo, la ripetizione minuti o il tourbillon; il modello Grande Complication riunisce ben 20 complicazioni.

A seconda dell'edizione, i vari cronografi della serie hanno un costo variabile tra 5.500 euro e 11.500 euro. Un Portugieser con calendario perpetuo richiede una spesa di circa 4.000 euro in più. I modelli con calendario perpetuo o tourbillon, infine, hanno un prezzo compreso tra 26.000 e 35.000 euro. Il modello principale con 20 complicazioni è reperibile a circa 183.000 euro.

I designer di IWC hanno dotato gli orologi della collezione Portofino di un'estetica più delicata. Questi orologi sono contraddistinti da un'eleganza semplice e sono quindi dei perfetti dress watch. La serie comprende classici orologi a tre lancette, cronografi, orologi con fasi lunari o indicatore della riserva di carica e modelli con tourbillon. La precisione di marcia è assicurata da movimenti automatici di Sellita o da calibri a carica manuale realizzati in proprio. IWC offre il Portofino con casse in acciaio inox oppure oro che vanno da 37 mm a 45 mm; alcuni modelli sono decorati da diamanti. Questi modelli sono adatti sia al pubblico maschile che a quello femminile.

Gli esemplari a tre lancette con cassa in acciaio inox vanno dai 3.000 ai 4.000 euro; i modelli con cassa in oro costano circa il doppio. Lo stesso vale per i cronografi della serie, che nell'edizione standard sono reperibili a circa 5.000 euro e nella variante in oro a circa 10.000 euro. I modelli principali con fasi lunari, cassa in oro e decorazione di diamanti possono arrivare anche a 26.500 euro circa.

Il Da Vinci rappresenta una collezione autonoma dal 2017; tuttavia, è dal 1969 che IWC produce sporadicamente modelli che portano il nome del celebre genio rinascimentale italiano. Caratteristica tipica degli orologi Da Vinci è uno stile che si rinnova continuamente: a volte rotondo, altre squadrato o a tonneau. Inoltre, i segnatempo sono dotati di complicazioni elaborate. La collezione Da Vinci attuale prevede casse rotonde in oro rosso 18 carati o acciaio inox, a volte decorate da diamanti. Come il Portofino, anche il Da Vinci è adatto sia ai polsi femminili che a quelli maschili, poiché i diametri spaziano da 36 a 44 mm. Per quanto riguarda le complicazioni è possibile scegliere tra calendario perpetuo, cronografo, tourbillon o indicatore delle fasi lunari.

Gli attuali modelli a tre lancette in acciaio inox sono acquistabili a partire da circa 4.800 euro. Se cerchi un orologio con funzione cronografo, dovrai considerare una spesa di circa 10.000 euro. Gli esemplari più costosi sono quelli con cassa in oro, decorazione di diamanti e complicazioni come il calendario perpetuo. In questo caso la somma è compresa tra 22.000 euro e 32.000 euro. Se sei interessato ad un esemplare vintage, potrai trovare un orologio che fa al caso tuo anche a meno di 1.000 euro.

IWC Schaffhausen ha alle spalle una storia turbolenta. L'idea che portò alla fondazione della marca fu dell'orologiaio ed ingegnere americano Florentine Ariosto Jones, il quale visse a Boston tra il 1841 e il 1916 e ricoprì una posizione di rilievo presso l'azienda di orologi E. Howard & Company.

F.A. Jones puntava a coniugare le moderne tecniche di lavorazione statunitensi con il savoir faire artigianale svizzero. Il giovane americano incontrò in Svizzera l'industriale Johann Heinrich Moser, che possedeva una fabbrica di orologi e un impianto idroelettrico a Sciaffusa, nelle vicinanze del fiume Reno.

Nel 1868, Jones affittò alcune stanze nella fabbrica di Moser e fondò la International Watch Company. Poco più tardi egli costruì il proprio stabilimento. Nonostante il costo del lavoro in Svizzera fosse relativamente basso, IWC generava poco fatturato. La domanda rimaneva bassa; a ciò si aggiungevano le tasse di esportazione negli Stati Uniti. L'azienda fallì e la fabbrica di Jones venne acquisita dalla banca commerciale di Sciaffusa, che nel 1874 trasformò IWC in una società per azioni.

Dopo un nuovo concorso indetto nel 1880, lo svizzero Johannes Rauschenbach acquistò l'azienda: per IWC ciò segnò l'inizio di un periodo di stabilità. Per più generazioni, l'azienda rimase nelle mani della stessa famiglia, seppur con denominazioni diverse; per un certo periodo di tempo fu azionista di IWC perfino il celebre psicoanalista C. G. Jung. Nel 1929 egli cedette la sua quota al cognato Ernst Jakob Homberger, che prese le redini dell'azienda. Nel 1955 gli succedette il figlio Hans Ernst Homberger, ultimo membro della famiglia Rauschenbach ad influire sulle sorti di IWC.

La crisi del quarzo e un divario sempre maggiore tra il valore dell'oro e il prezzo del dollaro furono alla base della decisione di Hans Ernst Homberger di vendere l'azienda in Germania nel 1978. IWC diventò parte della compagnia VDO Adolf Schindling AG, nota per i suoi tachimetri per automobili. Nello stesso anno VDO aveva incorporato un'ulteriore nota manifattura svizzera, Jaeger-LeCoultre. Quando nel 1991 VDO si fuse con la multinazionale Mannesmann, entrambe le manifatture orologiere si ritrovarono sotto lo stesso tetto. Nel 2000 la compagnia telefonica Vodafone acquistò il gruppo Mannesmann e vendette IWC, Jaeger-LeCoultre e Lange Uhren GmbH (A. Lange & Söhne) di Glashütte alla multinazionale di beni di lusso Richemont, a cui IWC appartiene ancora oggi. Fanno parte di Richemont anche brand come Panerai e Baume & Mercier.